La verde Irlanda che piace ai turisti: secoli di antiche storie

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L’Estate 2019, ormai finita, mi ha regalato un bel viaggio nell’Irlanda del Sud, un caleidoscopio di immagini e di colori che rimarranno impresse per sempre nella mia mente. Non sono mai stata del tutto convinta di intraprendere questo viaggio perché a torto ritenevo triste e noiosa questa bellissima terra. Devo ora ricredermi e suggerire a chi non vi è ancora stato di percorrere questo magico percorso, linfa per le nostre anime e le nostre inquietudini quotidiane.

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Il primo giorno lo abbiamo interamente dedicato al Trinity College di Dublino e soprattutto ad ammirare lo splendido libro di Kells, dell’800 d.c. considerato per questo motivo, uno dei volumi più antichi al mondo e la Long room, la vecchia biblioteca intrisa di arte e di cultura.

Il tour è poi proseguito percorrendo Il Ring of Kerry, un sorprendente scenario naturale ove si alternano pianure verdi, filari di pini, fiumi, oceano e laghi con insenature spettacolari, degni di foto e selfie rubati per aiutare i ricordi a tenere vive queste immagini. Lì le mucche e le capre vivono beatamente e all’interno di questo anello che porta poi al parco nazionale di Killarney vi è annessa la graziosa omonima cittadina, piena di negozi e nota anche per la passione dei suoi abitanti per i cavalli di corsa. Divertente è stato ammirare giovani e anziani, tutti elegantemente vestiti, con tanto di cappello e scarpe con tacchi in mano, recarsi a piedi scalzi al vicino ippodromo per assistere alle corse.

In Irlanda il sole cede il posto al vento e alla pioggia all’improvviso e questo è quello che è accaduto mentre visitavamo la Rocca di Cashel. Tuttavia, presto ci si abitua ad aprire e chiudere l’ombrello, sempre quando se ne possiede uno resistente, che non si lascia piegare dalla forza della natura irrimediabilmente. Dopo questo assaggio, praticamente dell’intera Irlanda in un unico percorso, abbiamo preso il traghetto per attraversare il fiume Shannon e proseguire per la cittadina di Kilkee ove ha inizio una bella strada panoramica che porta direttamente alle meravigliose scogliere di Moher alte oltre 200 metri dal livello del mare. Davanti a tale miracolo della natura sono rimasta incantata e davvero posso affermare d’avere visitato una delle più belle meraviglie del mondo, di quelle da vedere almeno una volta nella vita e che raccomando a tutti.

Il viaggio è poi proseguito con la visita di alcuni castelli medievali, come quello di Bunratty del quale ho ammirato anche la ricostruzione rurale dell’epoca, realizzata al suo esterno  che “trasporta” il visitatore indietro nel tempo. A Birr, cittadina in stile georgiano, ho ammirato il “Great Telescope” costruito dal William Parsons, conte di Rosse e appassionato di astronomia, nel 1845 e che si trova all’interno del bellissimo parco attorno al castello. Infine, prima di tornare nella splendida Dublino, ci siamo fermati nell’attraente regione del Connemara ove si possono ammirare laghi, fiumi, colline e perfino spiagge fra cui una amata da Charlie Chaplin, Waterville e a cui è dedicata una statua che lo raffigura. Galway, bella città universitaria, ci ha accolto con una pioggia incessante e noi ne abbiamo approfittato per recarci a teatro e assistere a un bellissimo spettacolo di danze e musiche irlandesi, di quelli che mettono il buon umore e ti fanno battere le mani allo stesso ritmo dettato dagli strumenti. Particolarmente interessante è la zampogna irlandese che non si suona con il fiato ma con il movimento del braccio.

Insomma, presa dall’entusiasmo, ho acquistato pure un cd di questo bellissimo gruppo, pur sapendo che al ritorno dalle vacanze tutto acquista un sapore diverso e lontano e alcuni souvenir rimangono incartatati  nei cassetti per anni.

L’ultima tappa l’abbiamo dedicata di nuovo a Dublino che ci ha riservato due bellissime giornate di sole, trascorse camminando per le vie del centro, visitando musei e pub. Fra i tanti raccomando lo storico pub Temple Bar, nell’omonimo quartiere vicino il fiume e di bere la buonissima birra Guiness, possibilmente del tipo chiaro che non è importata da noi. Insomma tutto bellissimo con un pensiero ai compagni di viaggio con cui condividi questi bei momenti e che poi difficilmente incontri nuovamente nel tuo cammino. Ma anche questa nostalgia fa parte dello stato d’animo del viaggiatore e dei suoi ricordi e se ne tiene  conto quando si pensa a programmare il prossimo viaggio.

1 thought on “La verde Irlanda che piace ai turisti: secoli di antiche storie

  1. Grazie della bella descrizione del tuo viaggio con il tuo racconto ho vissuto gli stessi i momenti magici che hai tu .è uno dei viaggi che ho sempre desiderato fare

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