M5S: “Musumeci felice per stemma Regione nello spazio? Ottimo. Ora attendiamo suo primo successo sulla terra”
“Mi fa piacere vedere il gagliardetto della Regione Siciliana, che abbiamo inviato a Luca Parmitano prima della sua partenza dal Kazakistan con l’augurio di buon viaggio, in bella vista sulla plancia di comando della stazione spaziale internazionale”.
Lo dichiara il governatore della Sicilia Nello Musumeci, commentando il post su facebook dell’astronauta Luca Parmitano.
«Eravamo certi, e in questo primo mese della “Missione Beyond” non siamo stati smentiti – continua il presidente – che il comandante siciliano sarebbe rimasto sempre in contatto con la sua Isola, che ha più volte fotografato dall’alto. Con orgoglio ed emozione gli auguro nuovamente buona missione, ‘al servizio dell’umanità’ e con l’ammirazione, ne sono certo, della comunità siciliana».
“Finalmente questo governo può brindare ad un enorme trionfo, giustamente sottolineato con enfasi da Musumeci: avere spedito il gagliardetto della Sicilia nello spazio. Ottimo. Attendiamo con ansia, ora, il primo suo successo sulla terra, dove, finora, questo governo non è riuscito a cavare un ragno dal buco”.
Lo affermano i deputati del Movimento 5 Stelle all’Ars, commentando le dichiarazioni del governatore siciliano, che si felicitava per aver visto lo stemma della Regione, da lui inviato a Parmitano, in bella vista sulla plancia di comando della stazione spaziale internazionale.
“Giusto – dicono i deputati – inorgorglirsi. Ci pacerebbe, però, che Musumeci e la Sicilia avessero altre occasioni per farlo, ed invece, purtroppo, a quasi due anni dal via di questo esecutivo, le strombazzatissime riforme annunciate in pompa magna da Musumeci, quella dei rifiuti in primis, restano mestamente al palo”.
“Dubitiamo – concludono i deputati – che un solo gagliardetto possa far lasciare a Musumeci l’ultimo posto nella classifica dei presidenti di Regione, per cui lo esortiamo ad accelerare, dando spazio a serie riforme e non a piogge di collegati alla Finanziaria che servivano solo ad accontentare gli appetiti della maggioranza e non certo ai siciliani”.