L’Amministrazione comunale di Palermo aderisce alla campagna lanciata da Antigone Sicilia
Antigone ha lanciato una campagna per far si che l’articolo 67 dell’Ordinamento dell’Amministrazione Penitenziaria, che stabilisce le autorità che possono avere libero accesso nelle carceri, possa prevedere anche i Sindaci delle città dove sorgono queste strutture.
“I Palermitani che vivono all’Ucciardone o a Pagliarelli – dichiara il Sindaco di Palermo Leoluca Orlando che ha aderito alla campagna di Antigone Sicilia – sono Palermitani a tutti gli effetti, con diritti e doveri. Lo Stato e le Istituzioni hanno il diritto dovere di assisterne e favorirne percorsi di riconoscimento e di reinserimento”.
“È una esigenza che impegna i Sindaci a collaborare dove possibile e per le proprie competenze, con le strutture carcerarie Sicilia – per servizi ai detenuti o alle loro famiglie – dichiara Pino Apprendi presidente di Antigone. A volte basta un bus o una pensilina all’ingresso di un carcere per alleviare le sofferenze anche fisiche dei familiari che visitano i ristretti.Il Sindaco di Palermo, Leoluca Orlando ha accettato di partecipare ad una prima visita presso l’Ucciardone, autorizzata dal ministero della Giustizia, mercoledì 17 alle ore 15, insieme ad una delegazione dell’Osservatorio Nazionale per le carceri di Antigone, guidata da Pino Apprendi presidente di Antigone Sicilia. Peraltro, il Sindaco Orlando – conclude Apprendi – non ha mai negato la sua presenza all’Ucciardone essendo stato lui stesso promotore di diversi progetti”.
Anche gli Agenti di Polizia Penitenziaria, sono cittadini Palermitani.
Lo Stato e le Istituzioni hanno il diritto dovere di assisterne anche chi lavora nelle Carceri.
M.M.67