Ficarra (Lega): “Orlando e Miccichè lavorano per costruire il prossimo sindaco di Palermo”. Tantillo (FI): “Dichiarazioni scorrette a 3 anni dalle prossime amministrative”
Botta e risposta al vetriolo tra il leghista Elio Ficarra, responsabile degli enti locali della provincia di Palermo della Lega e vicecapogruppo del partito di Salvini al Comune di Palermo e il vicepresidente del Consiglio Comunale di Palermo, Giulio Tantillo esponente di Forza Italia di lungo corso.
“È ormai palese – tuona Ficarra – che sia in atto un accordo trasversale tra il sindaco di Palermo Leoluca Orlando (Pd) e il presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè (FI), per costruire una candidatura comune al più alto scranno di Palazzo delle Aquile in un’ottica anti Salvini. Un accordo che definire abominevole è soltanto un eufemismo”.
“Orlando e Miccichè – aggiunge Ficarra – sono ormai diventati le due facce della stessa medaglia, incapaci di dare una prospettiva politica a Palermo e alla Sicilia. Due personaggi che tentano disperatamente di fermare il tempo e perpetuare se stessi. Non dimentichiamo che il commissario di Forza Italia non ha fatto mistero, con dichiarazioni pubbliche, il suo idem sentire con il partito democratico”. “Questa complicità politica prima sotterranea – continua l’esponente della Lega – adesso è diventata palesemente un compromesso al ribasso, venuto fuori con chiarezza alle elezioni europee. Un patto di ferro attraverso il quale si scambiano all’occorrenza, nella loro scacchiera, favori e truppe cammellate”.
“Ma qualcuno, forse, dovrebbe raccontare a Miccichè, se non lo ha già fatto, che il suo delfino, Giuseppe Milazzo, appena eletto al parlamento europeo, in un’intervista odierna ad un giornale online ha dichiarato un pensiero diverso: “Io penso che Miccichè e Salvini abbiano la possibilità di stare insieme, con Musumeci naturalmente, se si favoriscono le condizioni politiche. L’importante è muoversi per un soggetto regionale che sia interlocutorio con la Lega”. “Si tratta di stato confusionale? Oppure anche Milazzo si rende conto che senza il ruolo centrale della Lega in Sicilia il centrodestra non potrà essere ricostruito? Una domanda che bisognerebbe porre ai palermitani e ai siciliani – conclude Ficarra – per capire se vogliono davvero essere partecipi di inciuci o di una politica che cambi davvero le cose”.
Non si è fatta attendere la risposta di Tantillo: “Le congetture di Ficarra sono prive di qualsiasi fondamento logico. Non è possibile ipotizzare alleanze strategiche a 3 anni dalle prossime amministrative di Palermo, solo perché ad accomunare Miccichè e Orlando c’è un condiviso rispetto della dignità umana, senza sterili estremismi che infiammano un clima di odio già troppo enfatizzato”.
“Consiglio al collega – conclude Tantillo – di uscire dal clima infuocato della campagna elettorale appena conclusa, fatta di colpi bassi per screditare chi dissente dall’esasperante populismo. Trovo scorretto puntare il dito e tacciare di complicità politica quando la Lega ha inaugurato la stagione del compromesso, facendo sprofondare la nazione nell’incertezza del Governo gialloverde. La nostra visione politica è diversa: è figlia della moderazione, dettata da un profondo rispetto per la libertà, in tutte le sue espressioni”.