25 aprile. Orlando: “Chi separa lotta alla mafia da lotta al fascismo o è ignorante o è eversivo”
Questa mattina l’Amministrazione comunale (che ieri aveva formalizzato la propria adesione con un apposito documento) ha preso parte alle diverse iniziative organizzate per celebrare la ricorrenza della Liberazione dal nazifascismo.
Al Giardino Inglese, il Sindaco, insieme al al Presidente dell’ANPI, l’Associazione dei partigiani, ha parlato alla presenza dei Vertici militari e delle Forze dell’ordine e della Prefetta, dopo la deposizione delle corone di alloro in ricordo delle vittime della divisione Acqui ed in memoria di Pompeo Colajanni, il comandante partigiano “Barbato”.
Orlando ha sottolineato l’importanza “di una iniziativa che vede insieme le Forze armate, l’Anpi e l’Amministrazione comunale rappresentata dal Sindaco” ed ha ricordato come quello della Divisione Acqui fu “un esempio esempio di lotta organizzata di liberazione dal nazifascismo liberamente scelta”.
Parlando di fronte alle autorità e ai partigiani presenti, Orlando ha affermato che “le Forze Armate e le Amministrazioni comunali democratiche sono istituzioni diverse tra loro ma entrambe previste e garantite dalla Costituzione che come evidenziato dalla delibera di Giunta approvata ieri sono spesso mortificate in dispregio della stessa Costituzione”.
Orlando ha poi preso parte al corteo organizzato dall’ANPI e dal Sindacato, conclusosi davanti il Teatro Massimo, dove ha letto il testo della stessa delibera approvata ieri sottolineando “l’importanza di una mobilitazione di tutti e di tutte a difesa della Costituzione e di quei diritti e valori fondamentali che essa rappresenta.”
Proprio sulle scale del Teatro, la Corale della Polizia Municipale ha intonato l’Inno nazionale e “Bella Ciao”, accolte entrambe da un lungo e caloroso applauso dei tanti cittadini presenti.
“Quella di oggi – ha detto Orlando – è una festa di ringraziamento e di futuro. Una festa della Repubblica con riflessioni e sorrisi e non con slogan e risate.
Dobbiamo rendere grazie ai partigiani che hanno combattuto il potere nazifascista e ai sindacalisti che hanno combattuto il potere mafioso; entrambi ponendosi come Padri della Costituzione a garanzia dei diritti inviolabili della persona umana mortificati dal potere nazifascista e dal potere mafioso.
Chi cerca di dividere lotta al nazifascismo e lotta alla mafia – ha concluso Orlando – o è ignorante o è eversivo, ignora o viola la Costituzione fondata e vissuta quotidianamente su lotta per i diritti di tutti e di ciascuno e dell’equilibrio e del rispetto dei poteri dello Stato.”
Infine, nell’atrio di Palazzo delle Aquile, una cerimonia si è svolta con la deposizione di una corona d’alloro sotto la lapide, scoperta in occasione del 70° anniversario della Liberazione, che ricorda i partigiani caduti “a difesa delle dignità umana e la rinascita democratica”.