#NoPillon. Orlando: “Attacco oscurantista a diritti a 360 gradi”. Centopassi: “Governo non ci farà tornare al Medioevo”

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“Il Governo nazionale a trazione leghista – dichiara il sindaco di Palermo Leoluca Orlando – si conferma il Governo dell’attacco ai diritti e alle conquiste sociali. Un attacco a 360° che rischia di portare l’Italia indietro nel tempo. La proposta di legge Pillon, come il Decreto sicurezza, come la proposta per l’istituzione del controllo Governativo sulla divulgazione scientifica, sono tutti elementi di un unico disegno politico ormai chiaro e che ha evidenti riferimenti storici e politici nella storia dell’Italia autoritaria e fascista”.
“Oggi in piazza non è scesa l’Italia che si oppone alla Lega e ai Cinque Stelle – continua Orlando – ma l’Italia che ha a cuore le conquiste sociali degli ultimi cinquanta o sessant’anni: le conquiste normative per la tutela della donna, per il riconoscimento dei minori come soggetti di diritti e diritto, per la lotta alla violenza di genere, soprattutto quella che avviene in famiglia”. “Tutte conquiste – conclude – che rischiano di essere smantellate da un disegno anacronistico ed oscurantista”.

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Sulla stessa scia una nota  di CentoPassi, il movimento del deputato regionale Claudio Fava: “Le manifestazioni, anche in Sicilia, contro la proposta di legge Pillon sul diritto familiare sono un segnale importante e positivo. L’impianto della proposta è un salto indietro nel tempo che alimenta diseguaglianze, colpisce le vittime di violenza domestica e riduce i bambini ad “oggetti” di proprietà dei genitori. Una visione arcaica della società che aggiunge dolore al dolore. In un paese dove i casi di femminicidio e gli episodi di violenza contro le donne dovrebbero rappresentare la vera emergenza, il Governo Lega-5 Stelle vuole farci tornare a 50anni fa. Servirebbe, e con urgenza, una massiccia campagna contro la violenza di genere e per una maternità consapevole e informata – come chiediamo in un disegno di legge regionale presentato in collaborazione del comitato città delle donne – che preveda anche la gratuità degli strumenti di contraccezione e una capillare campagna di informazione a partire già dalla scuola. Il Medioevo culturale e legale non può essere il nostro futuro. Pillon e il governo se ne facciano una ragione”.

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