Comune di Palermo, approvato il rendiconto 2017
Il rendiconto 2017, dopo un lungo e travagliato iter, è stato approvato stamattina in Consiglio Comunale.
“Alla fine, come era prevedibile e ovvio che accadesse – dichiara il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando – il Rendiconto 2017 è stato approvato dal Consiglio comunale. Spiace solo che, per colpa dello sterile ostruzionismo di una parte dell’opposizione, questo atto, che normalmente richiede poche ore di discussione, abbia richiesto decine di giorni e tante, troppe sedute del Consiglio comunale che avrebbero potuto esser destinate ad atti urgenti e importanti. Alla fine, come è normale che sia, l’atto è stato approvato senza cambiare un numero o una virgola – conclude Orlando – a dimostrazione del fatto che, se qualcosa di anomalo è avvenuto in questa vicenda, è proprio il comportamento di chi ne ha rallentato il percorso, scambiando il ruolo dell’opposizione con quello di chi vuole solo bloccare i lavori del Consiglio a danno della città e dei cittadini”.
“Quello approvato sarà ricordato come il rendiconto del cambiamento – evidenzia l’assessore al Bilancio, Antonino Gentile –. E’ stato fatto un gran lavoro per definire in modo puntuale il dare e l’avere fra il Comune e le sue Società partecipate e sono state stanziate le somme necessarie per assicurare l’equilibrio dei conti. Dopo questa operazione di trasparenza, sarà ora possibile passare alla fase del rilancio dei servizi pubblici attraverso efficaci piani industriali e la rimodulazione dei contratti di servizio. Non posso non sottolineare come il Rendiconto evidenzi anche una forte posizione creditoria del Comune verso gli utenti e verso coloro che violano il codice della strada. Una situazione inaccettabile perché a farne le spese sono in ultima analisi tutti i cittadini che pagano le tasse e le multe. Una situazione inaccettabile perché ha una grave influenza sui servizi resi ai cittadini”.
“Per questo, tutti i crediti saranno incassati e in questa direzione il Comune si sta muovendo con determinazione attraverso un insieme di misure volte a facilitare il pagamento, ma anche a sanzionare chi si ostina a non pagare. Anche in questo – conclude Gentile – il 2019 sarà l’anno di una vera e propria svolta, con la messa a regime delle maggiori entrate così come della valorizzazione del patrimonio immobiliare”.
Il lavoro caparbio di verità dei conti, fondamentale per garantire i servizi ai cittadini, trova oggi con l’eliminazione di 70,7 mln di disallineamenti tra i bilanci del Comune e delle sue aziende un nuovo punto di partenza e una indubbia vittoria delle opposizioni”. Queste le parole del leader dell’opposizione Fabrizio Ferrandelli durante la seduta di oggi.
“Ci siamo scontrati in campagna elettorale con due narrazioni differenti, oggi la nostra si dimostra veritiera: i conti del comune non erano in equilibrio e le aziende sono a rischio. Oggi Amat – precisa Ferrandelli – ha comunicato l’ultimo, in ordine di tempo, stralcio di crediti, erodendo della metà (50 mln di euro) il proprio capitale sociale. Non condividiamo: il Sindaco negli anni passati li aveva riconosciuti ad Amat facendo votare quei bilanci in qualità di socio unico e oggi con direttiva li obbliga al taglio. Non è forse la stessa persona? Cosa è cambiato? – si chiede Ferrandelli. Siamo preoccupati per una azienda che perde 9 mln sul tram e che, impoverendo il capitale sociale, oggi fa un salto nel buio. Ancora più buio se si considera l’ostinazione di realizzare nuove linee di tram e quindi di mettere in conto altre perdite. Stessa musica per Rap che, perdendo circa 1 mln al mese, rinuncia anche essa ai crediti, e si dovrà attrezzare al fatto che il comune, contrariamente a quanto sostenuto dall’azienda, sostiene di aver incluso nel contratto di servizio il costo del TMB. Questo fatto determinerà altre perdite di esercizio sicure.
Da oggi ripartiamo per far chiarezza anche sui conti del bilancio di previsione 2018 – conclude – siamo preoccupati ma sereni. Preoccupati perché non ci sono più 70,7 mln di euro, sereni perché lo sapevamo e abbiamo elaborato i nostri programmi elettorali e le nostre proposte per il rilancio della città partendo da ciò che oggi è acclarato dal MEF, dalla Corte dei Conti e dal voto di questo fallimentare Rendiconto 2017”.
“Il rendiconto 2017 è stato approvato dopo un tortuoso percorso studiato ad arte da alcuni esponenti dell’opposizione – ha sottolineato Barbara Evola, consigliera di Sinistra Comune e Presidente della commissione bilancio – che hanno tentato in ogni modo di dare una spallata all’amministrazione. Sono riusciti invece a danneggiare soltanto la città determinando il ritardo del trasferimento dei fondi nazionali. In Consiglio comunale abbiamo assistito ad un florilegio di insulti, accuse di irresponsabilità e di scarsa conoscenza degli atti; grida d’allarme per un paventato fallimento delle aziende partecipate; audizioni, domande reiterate malgrado fossero chiare le risposte. L’approvazione dell’atto era già scontata per un motivo accertato e attestato dall’organo di revisione dei conti: la corrispondenza del rendiconto alle risultanze contabili della gestione. Ci auguriamo che prevalga il senso di responsabilità delle minoranze – conclude – affinché il prossimo importante impegno da affrontare in aula, la discussione del Bilancio 2018, non si trasformi in una ennesima corsa ad ostacoli, che arrecherebbe solo danni ai cittadini”.
“Sono uscita dall’aula al momento del voto sul Rendiconto 2017 – ha dichiarato Marianna Caronia – al termine della seduta del Consiglio comunale di oggi . E’ la mia forma di dissenso e disapprovazione, non soltanto per un atto che non è di mera fotografia contabile, ma soprattutto per il comportamento inaccettabile che il Sindaco continua a tenere nei confronti del Consiglio Comunale. L’avevo già sottolineato e non posso che ribadirlo oggi: l’assenza di Orlando a Sala delle Lapidi in momenti chiave del dibattito sul futuro della città e delle aziende è inaccettabile. Nel merito del rendiconto, il mio giudizio resta negativo perché questo documento, nel registrare la situazione contabile, non fa altro che mostrare tutte le refluenze che questi conti hanno sui servizi per i cittadini e sulle Aziende partecipate, prima fra tutte l’AMAT dove il taglio di 48 milioni dal bilancio mette a serio rischio la tenuta di un’azienda strategica per i servizi e con circa 2.000 dipendenti. E’ una fotografia drammatica dei servizi carenti con una prospettiva ancor più negativa – conclude – perché è evidente che l’attuale disponibilità finanziaria ed economica del Comune non è tale da soddisfare le necessità della città e dei cittadini”.