Sarà allestita questa mattina nel bene confiscato alla mafia, in via Bernini 52, ed assegnato dal Comune di Palermo al Centro Studi “Paolo Borsellino” la Camera Ardente per Rita Borsellino.
Lo ha concordato con i familiari e con i responsabili del Centro il Sindaco Leoluca Orlando, che ha anche disposto la presenza del Gonfalone della città.
Il presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè, avendo appreso della scomparsa di Rita Borsellino, sorella del magistrato Paolo ucciso da Cosa Nostra, già deputata regionale dal 2006 al 2008 e parlamentare europea dal 2009 al 2014, ne ha ricordato il particolare impegno nella lotta contro la mafia e in difesa dei più deboli. Rita Borsellino, con il suo movimento “Un’altra storia”, è stata uno dei protagonisti della politica regionale e nazionale degli ultimi anni. Il presidente Miccichè ha fatto giungere alla famiglia di Rita Borsellino le sue condoglianze e quelle di tutta l’Assemblea regionale siciliana.
“Onoriamo oggi – ha detto Miccichè – una donna straordinaria che si è contraddistinta per l’impegno profuso contro tutte le mafie e le ingiustizie”.
“Con Rita Borsellino – ha dichiarato il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci – scompare una figura simbolo di testimonianza antimafia e di impegno della società civile. Nonostante il dolore familiare e la sua lunga malattia, con coraggio e determinazione non hai mai smesso di lottare e sperare per la verità sulla strage di via D’Amelio. Giunga ai familiari il sincero cordoglio del governo regionale, interprete del sentimento di tutta la comunità siciliana”.
“Provo grandissimo dolore per la scomparsa di Rita Borsellino – ha dichiarato il Sindaco Leoluca Orlando – che con la sua dolce determinazione ha combattuto tante battaglie non solo di legalità e civiltà nella nostra Isola e nel nostro Paese. Rita ha saputo trasformare la tragedia e la violenza che hanno colpito la sua famiglia in impegno civile; un impegno che ha contribuito a trasformare Palermo e che rimarrà scolpito nella storia e nella memoria di questa città. In questo momento triste sono vicino con affetto alla sua straordinaria famiglia, anche a nome di tutta la Giunta e l’amministrazione comunale”.
“La sua straordinaria forza – ha sottolineato il Presidente del Consiglio Comunale Salvatore Orlando – e il suo straordinario amore per la Giustizia, uniti ad una grande capacità di comunicare e trasmettere passione civile, ne hanno fatto una delle persone che più ha simboleggiato la voglia e la possibilità di riscatto di Palermo, la voglia e la possibilità di liberazione dalla mafia.
A nome mio personale e di tutto il Consiglio Comunale, oggi sono vicino ai familiari, che con Rita hanno condiviso l’amore per Palermo e l’impegno per il suo cambiamento”.
“Rita Borsellino – dichiarano i consiglieri comunali di Sinistra Comune Giusto Catania, Barbara Evola, Katia Orlando e Marcello Susinno – è stato un faro, un punto di riferimento per una generazione politica che ha scommesso sulla trasformazione della Sicilia attraverso un costante impegno militante, nella società civile e nei partiti. Nell’esprimere le condoglianze alla famiglia, ed in particolare alla nostra amica Marta, vogliamo ringraziare Rita per quello che ci ha insegnato e per quello che ha donato alla nostra terra”.
“Tristezza, dolore, cordoglio. Rinnovato appello a ricercare la verità, sul caso #Borsellino. Così @CislSicilia alla notizia della scomparsa della sorella del giudice, #Rita, simbolo della lotta contro la #mafia Per la #legalità Contro l’#antimafiadelleapparenze e delle convenienze.
“Se n’è andata un’amica preziosa, una donna coraggiosa, una straordinaria siciliana. Ci mancherà” – ha detto Claudio Fava, presidente della commissione antimafia dell’Ars -.
Le Acli Palermitane, in questo momento particolarmente triste, sono vicine e partecipano al dolore dei familiari di Rita Borsellino. Il presidente delle Acli Palermo Nino Tranchina, ha dichiarato: “Con Rita borsellino scompare una donna che ha dedicato la sua vita per mantenere vivo il pensiero del fratello Paolo, con un impegno civile profuso alla diffusione dei principi di democrazia giustizia e legalità che sono alla base della lotta alla mafia. Un cammino rivolto ad un risveglio sociale con una particolare attenzione, soprattutto verso le giovani generazioni, perché è proprio da loro che si ri comincia la costruzione di una comunità più giusta, più libera da ogni forma di connivenza criminale”.
Il Centro Studi Pio La Torre, scrive in una nota, partecipa al cordoglio dei familiari e della società civile: “Con Rita Borsellino si è spenta una luce dell’antimafia vera”.
“Il Coordinamento Antiviolenza 21luglio – in una nota – esprime il proprio cordoglio per la scomparsa di Rita Borsellino, una donna che si è spesa per cambiare la città in cui viviamo e agiamo politicamente, una donna che per questo ha rivoluzionato la sua vita. Il suo campo d’azione era diverso dal nostro, ma un po’ tutte noi, in modi e tempi diversi, l’abbiamo incrociata nella nostra strada e alcune battaglie sono state condotte insieme, grazie anche al suo coraggio, alla sua generosità e alla sua determinazione. Palermo e la Sicilia perdono una donna importante, un punto di riferimento e di lotta fondamentali per la rinascita di questa terra”.
Sarà allestita questa mattina nel bene confiscato alla mafia, in via Bernini 52 ed assegnato dal Comune di Palermo al Centro Studi “Paolo Borsellino” la Camera Ardente per Rita Borsellino.
Lo ha concordato con i familiari e con i responsabili del Centro il Sindaco Leoluca Orlando, che ha anche disposto la presenza del Gonfalone della città.