Istituto Comprensivo Statale “Amari-Roncalli-Ferrara” di Palermo: “Legalizziamo-Arte-Accoglienza-Altritudini”

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Lunedì 21 maggio presso l’Istituto Comprensivo Statale “Amari-Roncalli-Ferrara” di Palermo si terrà l’evento pubblico “Legalizziamo-Arte-accoglienza-Altritudini”, per raccontare ad educatori, genitori e curiosi cosa intende la nostra scuola per legalità. Nell’auditorium Paolo Borsellino del plesso Francesco Ferrara di Piazza Magione dialogheranno insieme persone diverse che lavorano dentro e fuori la scuola ma che con la scuola hanno costantemente a che fare, condividendo prassi di impegno civile, difficoltà quotidiane, grandi speranze, piccole conquiste. Quelle che vogliamo raccontare lunedì pomeriggio sono piccole conquiste e testimonianze che aiutano a credere che migliorare è possibile ed è l’unica alternativa, lavorando insieme e condividendo obiettivi comuni, restando non eroi che ricordano eroi che avrebbero voluto non esserlo.

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Una nota di presentazione dell’evento a firma della dirigente scolastica Lucia Sorce evidenzia che “Addiopizzo racconterà il suo recente impegno nel quartiere Magione- Kalsa, essendo tra i soggetti promotori del Patto per il territorio stilato tra la scuola e alcune realtà pubbliche e private del contesto in cui opera l’istituzione scolastica. In particolare sarà testimoniata l’esperienza di “Altritudini” una raccolta di libri e sussidi didattici per incrementare l’italiano come seconda lingua per i tanti e le tante alunne con la cosiddetta cittadinanza non italiana. Sarà ascoltata la testimonianza di Nasser Charles Ayazpour, rifugiato politico e gestore del ristorante SciuRum che, alcuni mesi addietro, ha aderito alla campagna “Spendi per bene” promossa da Addiopizzo, grazie alla quale sono stati ricavati i fondi per finanziare Altritudini. La prima parte del pomeriggio si chiuderà con la consegna simbolica della cittadinanza onoraria ad alcuni studenti del nostro istituto da parte di Alessandra Veronese, da sempre impegnata a evidenziare la necessità di uno ius soli a cui la scuola dedica molto del proprio impegno e della propria mission”.

“Il messaggio che la scuola intende ribadire – continua la dirigente scolastica – è quello di legalizzare diritti inviolabili come la cittadinanza e garantire l’accoglienza di tutti e tutte. I nostri alunni hanno molto riflettuto sui temi dell’accoglienza e dell’inclusione, apprezzando la propria “città di pace”, carica di bellezze e contraddizioni e pronta ad aprire le porte verso l’alto, evitando barriere e conflitti. E’ nata così la mostra PALERMO NO WAR-hol, dopo la visita della mostra di Andy Warhol a Palazzo Sant’Elia dei ragazzi e delle ragazze della scuola secondaria di I grado Angelo Roncalli. La città rivista con le tecniche pop art per esaltare colori, forme ed espressività ma, al tempo stesso, rilanciare un messaggio di pace e fratellanza, ripreso dalla storica dell’arte Roberta Trapani”.

Irene Gelsomino e Alessandro Marchese racconteranno com’è nata la mostra dopo la mostra e anticiperanno la relazione esistente tra il laboratorio “Parole di pace per un carillon” da realizzare presso lo stand della scuola il prossimo 23 maggio in piazza Magione e il “Carillon di parole” che il giovane artista Ignazio Schifano sta realizzando presso il cortile storico del plesso Ferrara. E’ mira sensibilizzare e far riflettere ognuno di noi sull’importanza dei rapporti sociali e su quanto siano importanti le parole. In una società che sempre più utilizza i social virtuali per comunicare, la necessità è quella di tenere in vita l’utilizzo della scrittura e del rapporto sociale autentico tra le persone. Il tutto descritto in chiave poetica, raccogliendo anche le suggestioni che verranno dai ragazzi in piazza. Un progetto installativo che Lavinia Pinzarrone e Tiziano Di Cara presenteranno il progetto Di corsa contro le mafie, promosso dal MIUR e dalla Luiss Guido Carli di Roma che ha permesso agli studenti di utilizzare l’applicazione NOma per una vera corsa alla ricerca delle lapidi di coloro che hanno dato la loro vita per lottare contro le mafie, portando simbolicamente avanti la rivoluzione della bellezza attraverso i fiori”.

“L’arte, le parole giuste, le relazioni di cura e mutuo soccorso, il riconoscimento dei diritti, l’accoglienza dentro una comunità educante, l’incremento delle lingue come possibilità di migliorare le relazioni, rendere gli studenti concretamente consapevoli del passato della loro città per contribuire a cambiarla – conclude Lucia Sorce nella nota di presentazione dell’evento – sono alcuni dei modi e dei mezzi con cui il nostro istituto promuove la cultura della legalità”.

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