Narrare le infanzie, domani a Palermo il convegno nazionale sull’educazione e i servizi riservati ai più piccoli
Mancano poche ore all’avvio del XXI convegno nazionale “Narrare le infanzie. Differenze, diversità diritti/doveri” che dall’11 al 13 maggio, e a distanza di vent’anni, torna a Palermo come momento di riflessione di Palermo Capitale Italiana della Cultura 2018 e occasione di confronto per 700 addetti ai lavori da tutta Italia tra pedagogisti, insegnanti, educatori e amministratori pubblici. Sotto i riflettori i servizi per l’infanzia, al centro della riforma voluta dall’ultimo governo che ha spostato la competenza sugli asili nido dal Ministero delle Politiche sociali al Ministero dell’Istruzione riconoscendo – come già avviene in altre parti d’Europa – valore formativo alla continuità educativa nella fascia d’età 0-6 e puntando ad ampliare l’offerta per bambini e famiglie. Una trasformazione epocale per il Paese che si scontra con la carenza di risorse pubbliche e con l’esigenza di creare nuovi percorsi formativi anche per il personale dedicato all’infanzia, in una società sempre più multietnica, chiamata a tutelare e confrontarsi con bambini dalle diverse abilità. Così, accanto ai dati che saranno illustrati nella tre giorni per fotografare le differenze in termini di servizi per l’infanzia sul territorio – secondo il censimento dell’Istat al Nord e al Centro Italia sotto i 3 anni riescono ad accedere ai servizi pubblici meno di 3 bambini su 10, al sud 1 su dieci e nelle isole, 1,5 su 10 – sono previsti tavoli di approfondimento e confronto per “narrare” l’infanzia italiana anche attraverso la condivisione delle buone pratiche maturate nelle varie regioni e città del Paese: dall’Emilia Romagna dove esiste un piano per le “giovani generazioni” che parte proprio dalla scuola dell’Infanzia alla Toscana dove la Regione ha realizzato, insieme all’Istituto degli Innocenti, prima a farlo in tutta Italia, un monitoraggio totale degli asili nido, dai centri urbani ai piccoli paesi di montagna. Arriveranno, tra le altre, esperienze da Bologna, Pistoia, Milano, Torino, Firenze, Parma, Roma.
Anche Palermo presenterà i suoi percorsi con un video – documentario su alcune buone pratiche sperimentate con i più piccoli: dall’orto scolastico al gemellaggio con un asilo finlandese, ai percorsi di inclusione per i bambini figli di genitori stranieri e per i bimbi ospiti di case famiglie, fino ai percorsi di apprendimento legati all’arte. Già oggi ai convegnisti è stata data l’opportunità di visitare le strutture e potere interagire con il personale educativo.
Il programma di “Narrare le infanzie”, organizzato dal Gruppo Nazionale Nidi e Infanzia in collaborazione con l’Assessorato alla Scuola del Comune di Palermo e con il patrocinio dell’Università di Palermo, è fitto di contributi ed avrà il via dall’Aula Magna della Scuola Politecnica (Edificio 7 del Campus universitario di Viale delle Scienze) alle 14 di venerdì 11 maggio con una seduta plenaria che si aprirà con il passaggio di testimone alla Città di Palermo dal Comune di Milano (dove due anni fa si è tenuto l’ultimo convegno nazionale del Gruppo Nidi e Infanzia) attraverso la testimonianza del vicesindaco del capoluogo lombardo, Anna Scavuzzo e gli interventi del sindaco Leoluca Orlando e dell’assessora alla Scuola, Giovanna Marano.
Alla platea arriveranno i saluti anche degli altri attori in campo: l’Università con il rettore Fabrizio Micari, il Gruppo Nidi e Infanzia con la sua presidente Nice Terzi e Carla Rinaldi, presidente della fondazione Reggio Children per il progetto FACE che sarà illustrato nel corso della tre giorni. Poi si entrerà nel vivo dei lavori con la relazione di Paolo Inghilleri, docente di Psicologia sociale dell’Università di Milano su “Tante culture, tanti bambini”. Un tema su cui dibatteranno focalizzando l’attenzione sull’importanza che l’educazione nella prima infanzia riveste nella costruzione di società multiculturali e inclusive: Massimiliano Fiorucci, docente di pedagogia interculturale all’Università Roma 3 e Maria Grazia Contini, già docente di pedagogia all’Università di Bologna, moderati dalla pedagogista Laura Malavasi.
Subito dopo si entrerà nel vivo delle questioni attuali: la riforma della normativa che riguarda l’educazione dei bambini nella fascia d’età tra zero e sei anni e la formazione di educatori e docenti per l’infanzia. Ferruccio Cremaschi, direttore del magazine Zeroseiup converserà con Lorenzo Campioni, componente della Commissione ministeriale per l’applicazione del decreto attuativo (65/2017) della normativa; Giuseppe Zanniello, coordinatore del corso di laura magistrale in Scienze della Formazione primaria all’Università di Palermo e Elena Luciano, ricercatrice e docente di pedagogia dell’infanzia all’Università di Parma. Infine, Cettina Monachello, referente del Gruppo territoriale siciliano dell’associazione Nidi e Infanzia introdurrà il tema del “lavoro in rete” per migliorare i servizi e riuscire a dare indicazioni anche ai legislatori nazionali e locali.
Il giorno dopo, sabato 12 maggio, si apriranno le sessioni di lavoro su vari temi che coinvolgeranno studiosi, esperti e amministratori provenienti da varie parti d’Italia ma anche da Barcellona (Spagna), Liegi (Belgio) e Vienna (Austria). Tra i presenti, Aldo Fortunati, direttore dell’area educativa dell’Istituto degli Innocenti di Firenze e del primo Osservatorio dell’infanzia nato in Italia; Gino Mazzoli, psicosociologo dello Studio Praxis di Reggio Emilia, esperto in welfare comunitario; Riziero Zucchi, docente di pedagogia speciale all’Università degli Studi di Torino e coordinatore scientifico del metodo Pedagogia dei genitori; e la regista Letizia Quintavalla, che racconterà l’esperienza che sta realizzando con alcune bambine in Africa. Ospite del convegno anche l’ex senatrice Pd Francesca Puglisi, componente della Commissione Istruzione del Senato che ha lavorato al testo di riforma per lo 0-6.
Domenica mattina alle 9 il convegno cambierà sede per la giornata conclusiva plenaria trasferendosi nel cuore della città, all’interno del Politeama Garibaldi dove saranno tirate le fila dei giorni precedenti e proiettati i video su alcune esperienze realizzate a supporto dell’infanzia. All’ingresso del teatro sarà realizzata anche una piccola installazione in collaborazione con Manifesta 12 e Palermo Capitale italiana della Cultura 2018 che racconta il laboratorio portato avanti dal Dipartimento Educazione della Biennale nomade di arte contemporanea insieme all’assessorato alla Scuola del Comune in otto tra asili nido e scuole dell’infanzia di Palermo per costruire insieme a 165 bambini da 2 a 6 anni, la città ideale. In mostra le schede realizzate dalla illustratrice Giada Fuccelli per i laboratori con i più piccoli e un video che racconta il percorso attivato. Il titolo? “La mia città è un grande giardino”.
Al link e in allegato il programma completo del Convegno con i temi e i relatori delle tre giornate.