Piano Anas di quattro miliardi per ammodernare la rete viaria in Sicilia

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Si è svolto questa mattina a Palazzo d’Orleans un incontro tra i vertici della Regione Siciliana e di Anas. All’incontro erano presenti, per la Regione, il Presidente Nello Musumeci, l’Assessore alle Infrastrutture e alla Mobilità Marco Falcone e, per Anas, l’Amministratore Delegato Gianni Vittorio Armani, accompagnato da Ugo Dibennardo, Direttore Operation e Coordinamento Territoriale, Valerio Mele, Responsabile Coordinamento Territoriale Sicilia, Mario Avagliano, Responsabile Relazioni Esterne e Comunicazione, Fulvio Maria Soccodato, Responsabile Assetto Infrastrutturale Rete.

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“La rete viaria – ha sottolineato il presidente della Regione siciliana Nello Musumeci – è la priorità del governo. La Sicilia ha pagato da troppo tempo una politica miope improntata all’insensibilità dei governo centrale e regionale. Questa stagione è chiusa, l’impegno dell’Anas è la conferma della rinnovata collaborazione”.

Molteplici i temi trattati a partire da quello, molto sentito, relativo alle attività finalizzate al monitoraggio e alla prevenzione del rischio idrogeologico. Già dal 2015, infatti, sono state avviate svariate iniziative, anche con la collaborazione di Università, Istituti e Agenzie nazionali, quali l’ISPRA e l’ASI, per la mappatura dei fenomeni franosi che possono coinvolgere la rete stradale Anas e per lo studio della vulnerabilità idrogeologica delle opere d’arte della rete stradale Anas. Tra queste, un progetto pilota per l’esecuzione di attività di monitoraggio superficiale dei versanti prospicienti l’A19 con la tecnica sperimentale dell’Interferometria Differenziale da Sensori Satellitari (DInSAR).

Il metodo DlnSAR ,  che ha l’obiettivo di individuare e valutare i siti soggetti a maggiore vulnerabilità ambientale, si basa sull’analisi di dati satellitari e di archivio permettendo di evidenziare la presenza di movimenti lenti a larga scala che interessano il territorio circostante le infrastrutture e di quantificare l’entità degli spostamenti su punti singoli riflettenti con grande accuratezza. L’elaborazione dei dati permetterà di ottenere mappe di sintesi, rappresentative delle velocità di deformazione media, e grafici di serie temporali di spostamento, misurate su singoli punti di misura corrispondenti a particolari naturali o artificiali.

Questo approccio sarà esteso in modo sistematico a tutte le infrastrutture stradali di interesse regionale, non solo di competenza di Anas, ma anche delle Provincie siciliane. L’analisi integrativa sulla mappatura delle aree esposte a pericolosità idrogeologico, insieme all’analisi sulle condizioni di vulnerabilità delle singole infrastrutture, consentirà di quantificare il rischio idrogeologico della rete stradale e redigere un Piano di interventi con individuazione delle priorità.

Una importante parte dell’incontro è stata dedicata alla Tangenziale di Catania, una delle arterie Anas soggette a maggiore traffico, a livello nazionale. È stato illustrato infatti lo stato di avanzamento del progetto smart city/smart road, ideato in collaborazione con il comune di Catania e che prevede,  per la parte di competenza Anas, l’aggiudicazione della relativa gara d’appalto nel mese di luglio, mentre già dal mese di giugno sarà attivata una prima fase sperimentale.

Il progetto Smart Road trasformerà la tangenziale di Catania in un’arteria moderna e innovativa, con Hot Spot WiFi per la connessione tra l’infrastruttura e i veicoli, che consentirà di fruire di servizi a bordo, come l’info-mobilità in tempo reale.

L’aspetto che più inciderà in tempi brevi sulla viabilità esistente sarà certamente la terza corsia dinamica, ovvero la gestione intelligente della corsia di emergenza per ampliare, in caso di necessità, la capacità trasportistica dell’infrastruttura stradale.

 Sempre in merito alla Tangenziale di Catania, sono stati illustrati i progetti per l’adeguamento delle barriere di sicurezza dello spartitraffico (la cui pubblicazione della relativa gara è prevista per il mese di maggio), oltre che quello relativo all’adeguamento dell’innesto tra la Tangenziale e l’Asse dei Servizi. L’intervento, considerato fondamentale in funzione degli attuali, e futuri, volumi di traffico, prevede un investimento complessivo pari a circa 3,5 milioni di euro, con inizio lavori a settembre 2018 e ultimazione a febbraio 2019.

Nei programmi di Anas per la Sicilia al 2021, il piano di manutenzione straordinaria, potenziamento e riqualificazione dell’autostrada A19 “Palermo-Catania” occupa un ruolo strategico, con un investimento complessivo pari a 870 milioni di euro. Sono stati quindi illustrati gli interventi ultimati, in corso, con il relativo stato di avanzamento, e di prossimo avvio.

Nel 2017 sono stati ultimati 11 cantieri relativi a risanamento strutturale e portati a termine interventi di pavimentazione su 89 km. Ulteriori 3 cantieri sono stati chiusi entro lo scorso marzo, mentre si prevede l’ultimazione di 14 cantieri entro dicembre di quest’anno. Nel corso del prossimo anno, invece, i cantieri aperti saranno 19.

Per quanto riguarda i lavori di ricostruzione del viadotto “Himera I”, si evidenzia che lo scorso 26 febbraio sono stati consegnati i lavori all’impresa aggiudicataria, per un investimento complessivo pari a 12,5 milioni di euro, con ultimazione prevista a settembre del prossimo anno.

Sono stati presentati, inoltre, i progetti per il piano di riqualificazione e potenziamento dell’itinerario Catania-Gela, per il quale è stato finanziato un investimento pari a 100 milioni di euro, con l’obiettivo di garantire maggiore sicurezza, aumentare la capacità trasportistica e migliorare il comfort di guida.

Il progetto prevede la riqualificazione di ponti e viadotti, della superficie stradale e della segnaletica orizzontale e verticale lungo l’intera tratta, opere di regimentazione e smaltimento delle acque meteoriche.

È inoltre prevista la riqualificazione delle barriere laterali, degli impianti di illuminazione e degli impianti tecnologici, il consolidamento del corpo stradale e la protezione del piano viabile da caduta massi.

Infine, sarà realizzata la rimodulazione di sette intersezioni nonché tra il km 36 e il km 66,500 della statale 417, l’allargamento della sede stradale con piattaforma a due corsie per senso di marcia con spartitraffico centrale, oltre ad ulteriori due strade laterali per il traffico locale. L’intero intervento relativo all’itinerario Catania-Gela prevede un periodo di realizzazione di cinque anni, inclusi i tempi necessari per la gara d’appalto, con ultimazione dei lavori nel 2023.

 In evidenza, infine, i progetti per gli innesti in corrispondenza dell’abitato di Scordia sulle strade statali 385 “Di Palagonia” e 417 “Di Caltagirone”, mediante la realizzazione di due nuove rotatorie, per un investimento complessivo pari a 4,5 milioni di euro. L’intervento sulla statale 417 avrà inizio a dicembre 2018 e ultimazione a giugno 2019, mentre quello sulla statale 385 inizierà a novembre 2018 per essere concluso nel marzo 2019.

Si è proceduto alla ricognizione dello stato di attuazione degli interventi in corso nella regione, con un approfondimento sull’avanzamento del più recente strumento di partenariato Anas – Regione Siciliana, l’Accordo di Programma Quadro “Trasporto Stradale” dell’agosto 2017. Anas ha confermato il proprio impegno ed in particolare nei prossimi mesi, appena ottenuto il via libera sul progetto dal Ministero delle infrastrutture, procederà alla pubblicazione dell’appalto dei lavori di realizzazione dell’ammodernamento della SS 284 nel tratto Adrano – Bronte e del tratto A della SS 683 “Licodia – Eubea”, oltre che dei lavori di adeguamento della barriera spartitraffico sulla Tangenziale di Catania.

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