La Regione presenta l’Agenda digitale: via libera a investimenti per 411 milioni di euro
“La Sicilia non è solo fatta di neet o di cervelli in fuga, ma ci sono dei germogli che vanno valorizzati”. Così, il vicepresidente della Regione siciliana, Gaetano Armao, presentando l’Agenda digitale insieme all’assessore alla Sanità Ruggero Razza e al dirigente generale Maurizio Pirillo. “L’agenda digitale ha un impatto di 411 milioni di euro – ha evidenziato Armao – che può essere incrementata con progetti sponda e può trovare ulteriori ampliamenti in futuro. Con questo strumento programmatorio diventerà un Polo strategico nazionale. Puntiamo a diventare un riferimento nazionale e internazionale per i big data, per lo stoccaggio dei grandi dati”. “I cittadini siciliani hanno già notevoli gap rispetto ai cittadini del resto del paese – ha continuato Armao – differenze che dobbiamo recuperare, ma soprattutto dobbiamo recuperare il divario digitale, che rende ancora più isolani i nostri concittadini. L’Agenda digitale punta a rendere competitiva l’isola”.
“La Regione non procederà con gare d’appalto singole ma si avvarrà del sistema di acquisizione dinamico di Consip (partecipata del Ministero delle Finanze) – ha affermato Armao – per velocizzare i processi anche perché finora la spesa praticamente è a zero e abbiamo la necessità di accelerare ma all’interno di una strategia che farà diventare la Sicilia un polo strategico nazionale con una autosufficienza digitale”.
Sono otto le macro-aree previste in Agenda: infrastrutture fisiche (300 mln), ecosistemi (27 mln), gestione di cambiamento (24 mln), infrastrutture immateriali (10 mln), strumenti per la generazione e la diffusione di servizi digitali (11 mln), modello di interoperabilità (5 mln), data & analytics framework (3,5 mln), sicurezza (2 mln). Inoltre, le attività progettuali in corso di definizione ammontano a 342,59 milioni.
Una parte consistente dell’Agenda riguarda la Sanità digitale, ed in particolare, la realizzazione entro 18 mesi del sistema di sovra-CUP (numero unico di prenotazioni per prestazioni sanitarie) che attraverso un software all’avanguardia consentirà di federare i singoli cup di aziende e ospedali siciliani per la prenotazione delle prestazioni mediche “andando incontro – ha affermato Razza – in modo concreto alle esigenze dei cittadini”.
“Si avrà una evoluzione del 118 – ha detto Razza –. La struttura del 118, con il numero unico nazionale che attualmente è il 112 meritava di essere integrato. Lo strumento di Agenda digitale consentirà il numero unico e la Sicilia sarà la prima Regione che fruirà di questa nuova risorsa”. “Renderemo più efficiente tutta la macchina amministrativa delle Asp – ha continuato – per avviare la prima fase di interventi nella sanità, abbiamo programmato uno stanziamento di 15 mln di euro sul Po Fesr. La realizzazione della fase uno che riguarda anche il Sovracup, il sistema informativo regionale digitalizzato e la nuova anagrafe digitale prevede di completare gli interventi in 24 mesi, soltanto l’interattività delle cartelle cliniche richiederà un po’ di tempo in più”.
Ed ancora, un fascicolo digitale attraverso il quale ogni cittadino può accedere in ogni momento e in ogni luogo ai propri dati, scegliere o cambiare il medico di famiglia o il pediatra. La cartella clinica digitale da consultare con un click.
Armao, inoltre, ha annunciato anche l’intenzione di portare lunedì in giunta i documenti finanziari e la volontà di ”staccare la spina” al server in Val d’Aosta.
“Il nuovo data center della Regione, ha evidenziato Armao, sarà stabilito a Palermo in un immobile pubblico abbandonato, ma già attrezzato tecnologicamente; a Catania invece sarà creato, sempre in un edificio pubblico, il centro sicurezza per la gestione del data-center”.
Infine, è stato risolto definitivamente l’annoso braccio di ferro tra l’ufficio informatico e Sicilia digitale, le cui mansioni spesso si sono sovrapposte. Spetta all’ufficio guidato da Pirillo occuparsi della programmazione degli interventi, mentre la mission di Sicilia digitale è la manutenzione dei sistemi e si avvarrà di partner pro-tempore per la parte che riguarderà lo sviluppo, ottimizzando il personale a disposizione.
Il via libera del governo Musumeci alla nuova Agenda digitale, è arrivato, dopo avere sospeso a dicembre per approfondimenti, modificandolo profondamente, il documento che l’ex giunta Crocetta aveva approvato a ridosso delle elezioni regionali.