Decreto ripartizione quote tonno rosso, Bandiera: “Non possiamo consentire ancora una volta che il Ministero delle Politiche Agricole mortifichi e danneggi le prospettive della pesca in Sicilia”
“Non possiamo consentire ancora una volta che il Ministero delle Politiche Agricole mortifichi e danneggi le prospettive della pesca del tonno rosso in Sicilia. Non è accettabile una ripartizione triennale che assegni circa il 75% al sistema di pesca della circuizione, a fronte di appena il 14% a quello del palangaro, diffuso in Sicilia”. Lo afferma l’Assessore per la Pesca Mediterranea, Edy Bandiera, alla luce dell’imminente emanazione, da parte del Ministero delle Politiche Agricole, del decreto di ripartizione delle quote tonno rosso, vista l’importanza socio economica che tale decreto riveste per l’economia dell’Isola.
Questa metodologia di assegnazione delle quote che, a quanto si apprende, penalizza fortemente, già dall’anno 2000, la pesca siciliana, potrebbe continuare ad essere perpetrata. L’aumento delle quote pescabili di tonno rosso che quest’anno l’ICCAT (International Commission fot the Conservation of Tunas) ha considerevolmente aumentato nell’arco temporale 2018-2020, deve essere l’occasione per riequilibrare il sistema, invertendo la dannosa tendenza di assegnare l’aumento di quote a poche barche, non siciliane, penalizzando l’intero sistema della nostra pesca.
L’emanazione del decreto di ripartizione del Ministero rappresenta inoltre un’occasione straordinaria per la riattivazione delle tonnare fisse, attraverso l’assegnazione di alcune quote, che avrebbero risvolti significativi in tema di sviluppo, economia, turismo e valorizzazione delle nostre tradizioni.
“Si provveda ad una più equa ripartizione o in alternativa si sospenda questo atto e sia il prossimo Governo, legittimamente eletto dagli italiani, ad affrontare un tema così importante e delicato, trattandosi peraltro di scelte di politiche di settore di valenza pluriennale – afferma Bandiera – Nei prossimi giorni ho convocato il Consiglio regionale della Pesca, per concordare, insieme ai rappresentanti di categoria, le iniziative urgenti da intraprendere per evitare che, ancora una volta, su questa importante tematica il nostro territorio sia danneggiato”.