Abrogazione della doppia preferenza di genere, Milazzo (FI): “Chiederemo la calendarizzazione”. Giusto Catania (SC): “La legge in vigore ha portato più donne nelle istituzioni: a Palermo dal 2% al 30%”

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da sinistra Giuseppe Milazzo e Giusto Catania

“Presentato il ddl che prevede l’abrogazione della doppia preferenza di genere – uomo/donna – negli Enti Locali”. Lo afferma il Capogruppo di Forza Italia all’Ars, Giuseppe Milazzo, che spiega: “La norma attuale è stata importante per scuotere e sensibilizzare la classe politica su un maggiore coinvolgimento delle donne che vogliono impegnarsi nelle Istituzioni”.

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“Oggi – continua Milazzo – questa norma è superata dai fatti e cioè che le donne in politica non hanno bisogno né di ‘riserve’ né di ‘aiutini’ perché – prosegue il Capogruppo –  hanno dimostrato grande capacità e radicamento territoriale. Affermo bensì, senza difficoltà alcuna, che lo spirito della legge attuale, viene tradito e smentito dal fatto che durante la composizione delle liste, l’obiettivo è individuare ‘donne riempilista’ funzionali al rafforzamento degli uomini, e non candidature volte alla valorizzazione e all’elezione di donne all’interno delle amministrazioni locali”.

“Per questo – aggiunge Milazzo – la norma deve essere abrogata dando una legittimazione sia alle donne che agli uomini, non falsata da scambi elettorali che poi si rivelano ininfluenti ai fini di una giusta selezione da parte degli elettori dei propri rappresentanti. Chiederemo oggi stesso la calendarizzazione – conclude Milazzo – auspicando che tutte le forze politiche, a cominciare dal M5S, supportino questa giusta iniziativa parlamentare che dà merito proprio alle donne, alle quali esprimo e confermo con  i fatti che provengono dal mio percorso politico, rispetto e riconoscimento istituzionale per un’azione fondamentale svolta da loro all’interno delle Istituzioni”.

Non la pensa allo stesso modo il capogruppo di Sinistra comune a Sala delle Lapidi, Giusto Catania“Il Ddl appena presentato da Forza Italia all’Ars cancellerebbe con un colpo di spugna i primi risultati di  una legge  che cerca di modernizzare la Sicilia. A Palermo, la presenza delle donne in Consiglio Comunale, da 1 sola eletta su 50 nel 1997 (il 2%), è passata a 12 donne elette su 40 (il 30%) “.

“La presenza delle donne – sottolinea Catania – nei luoghi decisionali non è una questione  di ‘riserve’ o ‘aiutini’  –  come scrive il Capogruppo di Forza Italia all’Ars, Giuseppe Milazzo  – ma una questione di giustizia sociale. Ridurre il gap fra uomini e donne nelle istituzioni è un passo in avanti per raggiungere la parità di genere nella società e nel mondo del lavoro”. 

“La posizione di Milazzo è intrisa di cultura maschilista. Il capogruppo di Fi  dovrebbe  osservare infatti i numeri del suo partito, per scoprire che Forza Italia, dal 1997 al 2012,  ha  portato a Palazzo delle Aquile una sola donna sui 35 consiglieri complessivamente eletti negli anni. In questa consiliatura, invece, con la doppia preferenza di genere il gruppo di Forza Italia ha eletto  2 donne su 4 consiglieri: il 50% . Un dato – conclude Catania – che dovrebbe invitare alla riflessione l’on. Milazzo e farlo desistere dal proposito di chiedere l’ abrogazione di una legge di democrazia e civiltà”.

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