La Lega di Salvini alla ricerca di voti nella “Terronia”. Figuccia possibile candidata alla Camera per il Carroccio
La Lega di Matteo Salvini è profondamente diversa dalla Lega di Umberto Bossi che era radicata nelle valli lombarde e nella provincia veneta con i suoi esponenti animati da uno spirito antiromano e antimeridionale. Oggi Salvini con un passato da “comunista padano” riconvertito fino a filtrare con CasaPaound, ha cambiato la strategia della Lega cercando di “colonizzare” il Mezzogiorno d’Italia ed in particolare la Sicilia, approfittando del vuoto lasciato dalla classe politica siciliana, addirittura erigendosi a difensore dei prodotti siciliani, al fine di racimolare qualche voto in più e contendere la leadership del centrodestra a Silvio Berlusconi. A favorire questa linea politica leghista è la crisi economica che ha messo in ginocchio il Sud e la gestione dei flussi migratori provenienti dall’area del Magreb.
Nelle recenti elezioni ragionali in Sicilia, la Lega, superando lo sbarramento (4%), ha eletto per la prima volta un deputato (Tony Rizzotto) e ambiva ad avere anche un assessorato che il presidente della Regione siciliana Nello Musumeci ha negato senza tanti giri di parole.
Rizzotto non si può ritenere un “leghista doc” poiché di bandiere, nella sua lunga carriera politica, ne ha sventolate tante. A cominciare da quella con lo scudocrociato della Dc, negli anni ’70, ai tempi del presidente della Regione Mario Fasino, poi Forza Italia, l’Mpa di Raffaele Lombardo e Alleanza nazionale.
Neanche Alessandro Pagano segretario regionale per la Sicilia occidentale, può considerarsi un “leghista doc” visto i suoi trascorsi in Forza Italia anche come assessore regionale al Bilancio e ai Beni culturali, per non parlare di Angelo Attaguile leader di Noi con Salvini nella Sicilia orientale, già commissario nazionale del movimento giovanile della Dc, oggi deputato nazionale eletto in Campania nelle liste del Pdl (quota Mpa) ma punto di riferimento di Salvini in Sicilia.
La campagna acquisti della Lega non si ferma, ma continua in vista del 4 marzo, data in cui si svolgeranno le Politiche. Infatti, secondo alcune indiscrezioni, starebbe “cooptando” la famiglia Figuccia con una possibile candidatura alla Camera di Sabrina attuale consigliere comunale Udc a Sala delle Lapidi. Se questa ventilata ipotesi dovesse concretizzarsi, salterebbe la candidatura al Senato del padre, Angelo Figuccia, in quota Udc. Il Carroccio di Salvini, che ha abbandonato la linea secessionista, peraltro abortita in Europa (dalla Scozia alla Catalogna), cerca i voti nella “Terronia” di bossiana memoria, superando anche qualche critica, al suo interno, dettata dal fatto di avere arruolato per le Politiche Giulia Bongiorno, già legale di Giulio Andreotti.