Area marina protetta di Ustica, un “pacchetto” di iniziative per consolidare il ruolo dell’isola sul fronte delle politiche ambientali e di sviluppo
“Se il 2016 è stato l’anno del Trentennale dell’Area Marina Protetta di Ustica; se il 2017 è stato l’anno delle 5 Vele di Legambiente e Touring Club, il 2018 sarà l’anno dei progetti Nazionali e Comunitari di valenza ambientale, scientifica e sociale” dichiarano Attilio Licciardi, Sindaco di Ustica e Salvatore Livreri Console, Direttore dell’Area Marina Protetta Isola di Ustica.
“L’Area Marina Protetta Isola di Ustica permane uno snodo della ricerca innovativa e della sperimentazione di progetti Pilota. Le convenzioni con l’Università di Trieste, e di Bologna, oltre a testimoniare il ruolo nazionale della ricerca svolta ad Ustica, consentiranno all’Area Marina Protetta di migliorare la gestione attraverso il monitoraggio e la misurazione della biodiversità marina, lo studio della geologia e della geomorfologia marina. In qualche caso si sperimenteranno forme di collaborazione con gli operatori del mare con esperienze di Cittadinanza Attiva; la Convenzione con il CNR verte sui temi della mobilità sostenibile; l’Accordo con Legambiente riguarda la progettazione partecipata nei settori delle politiche sociali e giovanili. Infine il modello virtuoso cui tenacemente tende l’isola nella gestione del suo ciclo delle acque trova una proiezione internazionale con la collaborazione con l’Università di Palermo in un progetto EuroMediterraneo, con scambio di Buone Pratiche tra la sponda nord Italia e Spagna) e sud (Tunisia, Giordania e Palestina) del nostro mare”.
“Si tratta – concludono il Sindaco e Presidente dell’Amp Licciardi e il Direttore Livreri – di un “pacchetto” di iniziative che puntano a consolidare il ruolo di punta di Ustica sul fronte delle politiche ambientali e di sviluppo sia a mare che a terra”.