Palermo, al via la seconda edizione di “Vivi il palazzo vivo”
Dopo il successo ottenuto lo scorso anno, ritorna a Palermo (8 – 17 dicembre) l’iniziativa promossa dalla Presidenza del Consiglio Comunale, la seconda edizione della manifestazione culturale “Vivi il palazzo vivo”. Un evento ideato per la Città di Palermo, con lo spirito di aprire e mettere in scena il Palazzo di Città, con l’intento di farlo vivere anche al di fuori della sua fruizione ordinaria, dalla città stessa, nei giorni Festivi.
Vivi il palazzo vivo: il Palazzo delle Aquile, cuore della città, si anima di cultura, storie, musiche e spettacoli, per i turisti, per la città, per chi ama vivere il centro storico con occhi diversi.
“In questo modo – dichiara il presidente del Consiglio Totò Orlando – viene data continuità alla scelta fatta negli ultimi anni di aprire le porte del Palazzo delle Aquile alla cittadinanza, creando occasioni, eventi, concerti e spettacoli, che possano ricreare un’identità forte di appartenenza inscindibile tra le istituzioni e i cittadini”.
Il programma ne dettaglio:
8 dicembre, ore 18
IL SUONO DELLA SABBIA
Storie di note – Diego Spitaleri pianoforte – Stefania Bruno Sand Artist
9 e 10 dicembre, ore 11
I BEATI PAOLI A PALAZZO
Testo di Silvia Ajelli ispirato all’opera di Luigi Natoli con Stefania Blandeburgo, Salvatore Cannova, Pietro Massaro, Costanza Minafra. Antonio Silvia, musiche eseguite dal vivo da: Daniele Tesauro. Regia di Alfio Scuderi
9 dicembre, ore 21
GIUSEPPE MILICI IN CONCERTO
con Antonio Zarcone (pianoforte e tastiere), Igor Ciotta (basso) e Sebastiano Alioto (batteria)
10 dicembre, ore 21
LA CANZONE D’AUTORE IN SICILIA
Storie di note – Chiara Minaldi e Ernesto Marciante (voce e pianoforte)
16 e 17 dicembre, ore 18
LO SCORDABOLARIO
di Salvo Piparo con Salvo Piparo, Costanza Licata (voce) e Francesco Cusumano (percussioni)
16 dicembre, ore 21
MATAMORPHOSE
Storie di note – Vincenzo Zitello (Arpa Celtica, Arpa Clarsash)
ingresso libero, fino ad esaurimento dei posti
9 e 10 dicembre, ore 11
I BEATI PAOLI A PALAZZO
testo di Silvia Ajelli ispirato all’opera di Luigi Natoli con Stefania Blandeburgo, Salvatore Cannova, Pietro Massaro, Costanza Minafra. Antonio Silvia, musiche eseguite dal vivo da: Daniele Tesauro. Regia di Alfio Scuderi
PERSONAGGI E INTERPRETI
Narratore: PIETRO MASSARO
Don Raimondo Duca della Motta: ANTONIO SILVIA
Blasco da Castiglione: SALVATORE CANNOVA
Andrea Lo Bianco: MAURIZIO BOLOGNA
Donna Gabriella: COSTANZA MINAFRA
Peppa la Sarda: STEFANIA BLANDEBURGO
Musiche eseguite dal vivo da DANIELE TESAURO
Abbiamo immaginato uno spettacolo che si svolga nei saloni e lungo le scale del Palazzo. Lungo questo percorso, lo spettatore incontrerà i nostri personaggi ed ogni personaggio gli racconterà una storia, la sua storia. Tutte le storie insieme faranno rivivere le atmosfere del famoso romanzo. Cinque personaggi, cinque storie, un maestro di cerimonie che ci guiderà alla scoperta dei Beati Paoli, accompagnato da una fisarmonica.
Lo spettacolo itinerante sarà ripetuto diverse volte per il pubblico per una durata complessiva di due ore.
Il pubblico si ritroverà così nel secolo XVIII, nella Sicilia del 1700, a Palermo, in quell’’ottobre del 1713, nei giorni dell’incoronazione del Re Vittorio Amedeo di Savoia,
“Son qui, insomma, per accompagnarvi dentro le pagine del romanzo I Beati Paoli”.
Incontrerà in carne ed ossa, i personaggi che abitano le storie del romanzo, storie perché molte sono le vicende che s’incrociano e s’intrecciano, così come intrecciate tra loro sono le vite stesse dei personaggi.
Saranno direttamente i personaggi a trascinare lo spettatore dentro le loro storie, ovvero dentro le loro fantastiche e avventurose vite.
Salendo le scale del Palazzo, e inoltrandosi nelle sue sale, sarà come sfogliare le pagine del romanzo.
Incontreremo Blasco da Castiglione, alla ricerca della sua vera identità e alla scoperta della città di Palermo. Don Raimondo Duca della Motta, che di Palermo rappresenta ad un tempo la casta nobiliare e il potere. Andrea Lo Bianco, in cerca di vendetta, e con lui i leggendari seguaci della setta dei Beati Paoli.
Donna Gabriella, nobildonna palermitana, travolta dai suoi stessi sentimenti e Peppa la Sarda, la famigerata strega.
Così il pubblico inaspettatamente ritroverà anche la Palermo del 1700, fin nei suoi minuti particolari, perché nel romanzo rivivono piazze, strade, vicoli, chiese e palazzi nobiliari e anche, naturalmente, le cavità sotterranee del Capo, il luogo di incontro dei Beati Paoli.
il pubblico sarà fatto entrare a gruppi e i personaggi racconteranno le loro storie fino alle ore 13.
Storie di Note
8 dicembre, ore 18
IL SUONO DELLA SABBIA
Storie di note – Diego Spitaleri pianoforte e Stefania Bruno Sand Artist
10 dicembre, ore 21
LA CANZONE D’AUTORE in SICILIA
Storie di note – Chiara Minaldi e Ernesto Marciante (voce e pianoforte)
16 dicembre, ore 21
MATAMORPHOSE
Storie di note – Vincenzo Zitello (Arpa Celtica, Arpa Clarsash).
Lo spirito della manifestazione “ storie di note” è quello di recuperare la storia autentica delle note che stanno dietro il lavoro di ogni singolo musicista, lavoro che è frutto di ricerca appassionata, di sperimentazione e di scelta.
Si esibiscono artisti presenti già da molti anni nello scenario musicale siciliano nazionale ed internazionale che hanno una loro storia corposa, ma la cui musica spesso viene percepita come di nicchia, solo perché fuori dai circuiti della grande fruizione. Così questa rassegna è stata l’occasione per dare spazio e voce a quei progetti che danno modo di ritornare a gustare il sapore originario delle note.
9 dicembre, ore 21
GIUSEPPE MILICI IN CONCERTO
con Antonio Zarcone (pianoforte e tastiere), Igor Ciotta (basso) e Sebastiano Alioto (batteria)
Il grandissimo solista, vanto della musica siciliana, in questo concerto, accompagnato dal suo quartetto storico, formato da Antonio Zarcone al pianoforte e tastiere, Igor Ciotta al basso e Sebastiano Alioto alla batteria, propone un viaggio musicale che tocca varie gemme della musica internazionale focalizzando il binomio Sicilia-Mondo sul quale l’artista da sempre ha fondato la sua storia e il suo DNA artistico… Ascolteremo composizioni tratte da celebri colonne sonore che il dolcissimo suono dell’armonica renderà uniche, fra cui il tema principale di “Nuovo Cinema Paradiso” del grande Ennio Morricone ,come anche la famosissima Midnight Cowboy tratta da “Un Uomo da marciapiede” composta da John Barry ma a tutti gli effetti cavallo di battaglia di Toots Thielemans, considerato il padre dell’armonica a bocca e notoriamente principale mentore del nostro artista. Oltre ad altre immancabili chicche della musica brasiliana, del Jazz e del Soul (altro grande ispiratore di Milici è l’ineguagliabile Stevie Wonder ,anche lui armonicista di livello almeno pari a quello più noto di vocalist) avremo un piacevole e inevitabile omaggio al periodo festivo che si rifarà al classico repertorio delle più celebri Christmas songs, ma anche alla musica siciliana con musiche scritte in alcuni casi dallo stesso Milici come “Ninnarò” nata per musicare l’omonima opera sulla natività scritta dal compianto Vito Parrinello
16 e 17 dicembre, ore 18
LO SCORDABOLARIO
di Salvo Piparo (con Salvo Piparo), Costanza Licata (voce) e Francesco Cusumano (percussioni)
Nato per gioco, tra uno spettacolo e un altro, ecco che Lo Scordabolario ideato, pensato e girato da Salvo Piparo, diventa una rubrica virtuale, “pubblicata” sui social, per raccontare parole dimenticate. Un dizionario delle parole perdute che rivoluziona il significato antico per proiettarlo in un linguaggio moderno e per niente dimenticato. Al contrario le sfilze di parole prese in esame dentro i capitoli del Lo Scordabolario sono re-impastate con ingredienti moderni, presi proprio dal linguaggio corrente, dalle storpiature e dalle cattive abitudini. Al momento 13 gli argomenti trattati e 17 capitoli pubblicati con grande successo di followers e condivisioni, primo fra tutti il capitolo 11 “Le 100sfumature del cornuto “ che ha superato le 150 mila visualizzazioni, arrivando a fare cosi il giro del mondo in soli tre giorni. Un modo originale per spolverare antiche parole, più o meno conosciute, per strappare una risata, un ricordo o semplicemente per imparare un po’ della nostra storia.