La Sicilia in Portogallo per la “Seconda settimana della Cucina Italiana nel Mondo” con l’Istituto italiano di cultura di Lisbona
Per la Seconda Settimana della Cucina Italiana nel Mondo (20-26 novembre), l’Istituto Italiano di Cultura di Lisbona, sotto l’egida dell’Ambasciata d’Italia in Portogallo, ha predisposto un ampio programma di eventi che intende offrire un quadro, il più diversificato possibile, della gastronomia italiana, spaziando dai workshop di cucina alle mostre, dalle conferenze alle proiezioni di film e documentari sul tema, dalla musica alla degustazione di vini fino all’offerta nel campo della restaurazione, per adulti e per bambini.
Un assaggio della Settimana avrà luogo dal 17 al 19 novembre in una piazza del centro di Lisbona con il Mercato Italia, un evento organizzato dalla Camera di Commercio Italiana per il Portogallo con gastronomia, musica e prodotti Made in Italy (https://www.facebook.com/events/1780210625611497/).
Tra gli eventi che si svolgeranno presso la sede dell’Istituto Italiano di Cultura si evidenzia: l’apertura ufficiale della Settimana ed inaugurazione dello ‘Spazio Cucina” all’interno dell’Istituto, progettato dall’Arch. Nadir Bonaccorso e realizzato grazie al sostegno della SMEG in Portogallo al fine di organizzare periodici corsi di formazione culinaria, con la collaborazione anche delle principali Scuole Alberghiere italiane; l”esposizione di fotografie (lunedì, 20 novembre alle 18.30)“Il cibo può essere arte?” (Can food be art?) di Salvo D’Avila. Il cibo è da secoli soggetto di creazioni artistiche, Caravaggio, Renoir e molti altri hanno dipinto le loro nature morte in modo talmente realistico da farle sembrare fotografie. Anche Salvo D’Avila fa incontrare la fotografia e la pittura, con una tecnica inversa: le composizioni di ortaggi, uva, zucche e melograni sono fotografate con giochi di luce e ombre tali da darne un risultato pittorico; lo spettacolo musicale con verdure dell’orto trasformate in divertenti strumenti musicali “Conciorto – musica commestibile” con Gian Luigi Carlone e Biagio Bagini, in collaborazione con la Cooperativa Cultural Lavrar o Mar. I due “ortisti” propongono un viaggio fatto di musica e racconti e, al suono di melanzane, carote, zucchine, cetrioli dolci, flauti traversi, sax e chitarre, danno vita a un concerto sostenibile, un vero “live in the garden”. Ed ancora, “Vino e Biodiversità” (Giovedì, 23 novembre, dalle 18.30), sarà dedicato al vino italiano, grazie alla collaborazione con il Centro CREA Viticoltura Enologia di Velletri (Roma), con l’esposizone ampelografica delle diverse varietà di uva illustra la dimensione e la complessità del patrimonio di vitigni e vini che caratterizza la viticoltura nazionale “Italia: culla della biodiversità vitivinicola” e una conferenza della dr.ssa Francesca Cecchini, direttrice del Centro, sul ruolo generale del CREA in ambito nazionale con specifico in riferimento alla filiera viti-vinicola alle sue criticità e potenzialità e agli obiettivi della ricerca nel settore.
Seguirà una degustazione guidata dal dr. Massimo Morassut del Centro CREA di alcune alcune tipologie di vini italiani prodotti con vitigni autoctoni e/o provenienti da distretti vitivinicoli poco noti all’estero, pur esprimendo elevati livelli qualitativi, con una breve presentazione dell’azienda, della tipologia in degustazione e una descrizione delle caratteristiche sensoriali dei vini.
Nella sezione “letteratura e gastronomia” venerdì, 24 novembre alle 19: “Storia e storie della cucina siciliana”, incontro con lo scrittore e giornalista Roberto Alajmo, dedicato al legame tra letteratura e gastronomia in Sicilia. Alajmo è autore di numerosi romanzi tradotti in varie lingue e vincitori di importanti premi letterari tra cui “Notizia del disastro” (Garzanti, 2001, Premio Mondello), “Cuore di Madre” (Mondadori, 2003, finalista Premi Strega e Campiello), “È stato il figlio” (Mondadori, 2005, finalista Premio Viareggio e vincitore Premi SuperComisso e Super Vittorini, trasposto nell’omonimo film di Daniele Ciprì, interpretato da Toni Servillo), e il suo ultimo romanzo “Carne Mia” (Sellerio, 2016 vincitore del Premio Croce).
Seguirà in serata una degustazione di arancine siciliane, preparate per l’occasione dagli Chef palermitani Guglielmo Asta e Antonino Cammarata.
Film e documentari con le proiezioni: “L’arte della cucina totale: Gualtiero Marchesi – capitolo primo: Terre d’acqua” di Angelo Rossetti; “Pane e Tulipani” di Silvio Soldini; “Vino su tela” di Agnese Correra; “Vinodentro” di Ferdinando Vicentini Orgnani; “Gli arancini di Montalbano” di Alberto Sironi; “Rupi del vino” di Ermanno Olmi e “Quando l’Italia mangiava in bianco e nero” di Andrea Gropplero di Troppenburg.
WORKSHOP DI CULINARIA in spazi esterni: A cura della Scuola Alberghiera di Lisbona (20 novembre): Cacciucco alla livornese’ a cura dello Chef Massimiliano Rugiati dell’‘Osteria Marino’ di Livorno, organizzato direttamente dall’Ambasciata d’Italia;
– 24 novembre: ‘Arancine siciliane’ a cura degli Chef Guglielmo Asta e Antonino Cammarata dell’IPSSAR Istituto Professionale di Stato per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione Francesco Paolo Cascino di Palermo, con la collaborazione dello Chef Rosario Mazza del Ristorante “Il Siciliano” di Cascais; a cura dell’Associazione Cuochi Profesionisti del Portogallo (23 novembre): ‘Pasta fresca e sugo alla amatriciana’ a cura dello Chef ’Francesco Palo del Ristorante ‘Il Matriciano’ di Lisbona; SMEG Store dello Chiado (23 novembre): ‘Caserecce alla Norma di pesce spada’ a cura degli Chef Guglielmo Asta e Antonino Cammarata; a cura della Scuola Alberghiera dell’Algarve (24 novembre): “Risotto alla pescatora” a cura dello Chef Augusto Gemelli
Anche nella città di Porto verrà celebrata la Seconda Settimana della Cucina Italiana nel Mondo dalla ASCIP-Dante Alighieri (https://www.facebook.com/ASCIPDA.CCI/).
Al sud del Portogallo, in Algarve dal 16 novembre al 3 dicembre si terrà lo spettacolo/ laboratorio culinario: “Pasta e Basta, un Mambo Italiano – Teatro Culinario Interculturalinguistico” di Giacomo Scalisi, organizzato dalla Cooperativa Culturale Lavrar o Mar, con il sostegno dell’Istituto Italiano di Cultura.
Il pubblico è coinvolto nella preparazione di ravioli, cappelletti e altra pasta con ripieno fatto di ingredienti di varie aree geografiche del mondo: da occidente a oriente, da nord a sud per un viaggio gustativo unico. Una metafora sociale a tavola che nasce dall’esigenza di incontrare una forma d’arte che parli di interculturalità delle città in cui viviamo e dei cibi che mangiamo e riflettere sui diversi modi di pensare, parlare e nutrirci.
Hanno contribuito alla riuscita dell’evento: Lusitalia – distributrice di prodotti italiani in Portogallo; Daily Coffee – Lavazza; Loison – Pasticceri dal 1938; le aziende vinicole: Az. Cincinnato Coop. Agr. a.r.l. – Cori (LT); Az. Conte Tasca d’Almerita Soc. Agr. a.r.l. Randazzo (CT); Az. Catabbo Contrada Petriera San Martino in Pensilis (CB); Az. Palazzo Tronconi Via Corte Vecchia,44 ‘Palazzo Tronconi’ Arce (FR); Az. Palmaroli Offida (AP).