Elezioni, a Palermo affluenza alle urne al 45,89%, su base regionale al 46,76%. Exit polI: Musumeci al 36-40%. I commenti di Orlando e Catania
Nel Comune di Palermo alle ore 22 hanno votato in totale 255.556 elettori ed elettrici sul totale di 556.900 aventi diritto, fermando quindi l’affluenza al 45,89% in leggero aumento rispetto a cinque anni fa, quando aveva votato il 44,23%. A recarsi alle urne sono stati più gli uomini (48.92%) che le donne (43.18%). Il dato regionale si attesta al 46,76%. Gli exit poll danno Nello Musumeci al 36-40%, seguito dal 5 stelle Giancarlo Cancelleri con il 33,5-37%. Debacle di Fabrizio Micari, candidato del Pd e di Ap, che sta tra il 16 e il 20 mentre la sinistra unita esordisce con Claudio Fava e raggiunge un risultato tra il 6 e l’10%. La Rosa allo 0,2%. Meno della metà dei siciliani si è recata alle urne. Nel 2012 aveva votato il 47,41%.
“Se i dati dello spoglio daranno lo stesso risultato degli exit pool, sarà la conferma di quanto ho sostenuto in questi mesi più volte: la divisione del centrosinistra non solo è perdente in termini elettorali, ma diventa uno degli elementi che contribuisce alla disaffezione degli elettori verso la politica e verso l’espressione del voto. Ciò indipendentemente da chi siano i candidati”. Lo dichiara Leoluca Orlando, commentando il primo exit pool relativo alle elezioni regionali siciliane svoltesi oggi.
“Qualora gli exit pool fossero confermati dai dati reali, in Sicilia saremmo davanti a un pericoloso ritorno al passato: un film già visto con gli stessi protagonisti dei governi Cuffaro e Lombardo, con l’aggravante che oltre la metà dei siciliani ha scelto di astenersi dal voto. Questa è l’eredità che lascia il governo Crocetta ai siciliani: aveva promesso la rivoluzione e ci siamo ritrovati, dopo pochi anni, con la destra tornata egemone in Sicilia e con i populisti, senza arte né parte, che si attestano sopra il 30%. Questi sono gli unici risultati tangibili raggiunti dal Pd e dai suoi alleati che, governando in modo disastroso la Regione siciliana, hanno acuito la sfiducia dei siciliani nei confronti della politica. ll risultato di Claudio Fava incoraggia il processo di costruzione di un soggetto unitario della sinistra che potrà, sempre di più, competere con il Pd sull’egemonia sociale e culturale del Paese. La percentuale raggiunta dal candidato della lista Cento Passi per La Sicilia dimostra che la sinistra ha davanti a sé ancora tanto spazio per svolgere un ruolo da protagonista per trasformare la società. Oggi con i dati dell’exit pool, dopo oltre un decennio, una lista della sinistra ritornerebbe ad eleggere suoi rappresentanti all’Assemblea Regionale Siciliana”. Lo scrive su Facebook Giusto Catania, capogruppo di Sinistra comune.