Sala delle Lapidi, Sinistra comune lancia l’ex assessore Barbara Evola alla presidenza del Consiglio comunale
“Riteniamo che sia necessario individuare un percorso e un metodo politico per l’individuazione del prossimo Presidente del Consiglio comunale di Palermo, superando questo dibattito imperniato sui nomi che rischia di mandare in frantumi la maggioranza alla prima votazione. È compito del capo della coalizione impedire questo possibile disastro individuando un luogo collettivo della discussione che deve essere l’assemblea di tutti i consiglieri di maggioranza.” Lo hanno detto oggi, in occasione dell’incontro ufficiale, al sindaco Leoluca Orlando i consiglieri comunali del gruppo di Sinistra Comune: Giusto Catania, Barbara Evola, Katia Orlando e Marcello Susinno.
“Non abbiamo pregiudiziali ma riteniamo che il criterio della discontinuità, scelto dal sindaco sulla composizione della giunta, debba essere valido anche per l’elezione del presidente del Consiglio comunale”.
Il Gruppo consiliare di Sinistra Comune ritiene che, dal punto di vista metodologico, la discussione non si possa esaurire in incontri bilaterali tra il sindaco e i gruppi consiliari; occorre una riunione plenaria dei ventiquattro consiglieri di maggioranza, da svolgere prima della seduta inaugurale del consiglio. Solo quella, nel rispetto delle prerogative istituzionali del Consiglio comunale, può essere la sede per la decisione finale da sottoporre al voto dell’aula. Nella stessa sede si dovrà discutere della composizione e delle presidenze delle commissioni consiliari, al fine di giungere ad un accordo complessivo che guardi alla valorizzazione delle competenze. Il gruppo consiliare di Sinistra comune intende dare un contributo reale alla ricerca di una soluzione condivisa e avanza una proposta che è frutto di un ragionamento politico articolato in cinque punti:
1) Si ritiene che si debba valorizzare un’area politica della maggioranza che prima di tutte, per cinque anni ininterrotti di governo, ha dato sostegno alla visione e all’idea di città di Leoluca Orlando, ottenendo un ottimo risultato elettorale.
2) Occorre dare visibilità al mondo della scuola che, riconoscendosi nell’operato dell’amministrazione comunale di Palermo, ha votato in massa per il sindaco Orlando sostenendo numerosi candidati ed eleggendo diversi consiglieri comunali.
3) Serve uno sguardo di genere nella vita politica della città: il punto di vista delle donne nelle istituzioni è sempre fondamentale e purtroppo nell’attuale composizione della giunta le donne sono numericamente marginali. Nella storia del Consiglio comunale di Palermo, da quando esiste l’elezione diretta del sindaco, non c’è mai stata una donna chiamata a presiedere il consiglio.
4) È importante avere una figura con esperienza istituzionale, che conosca i meccanismi della macchina comunale, preparata dal punto di vista politico e culturale, con buone capacità relazionali, in grado di garantire l’autorevolezza e il prestigio della seconda carica istituzionale della città.
5) Occorre investire su figure politiche che possano rappresentare un investimento di prospettiva per rinnovare il gruppo dirigente della città.
Per queste ragioni, tutte politiche, i consiglieri di Sinistra comune hanno avanzato a Leoluca Orlando la proposta di Barbara Evola alla Presidenza del consiglio comunale di Palermo, mettendola a disposizione di tutte le consigliere e i consiglieri della maggioranza e dell’intero Consiglio comunale. Inoltre, i consiglieri di Sinistra comune hanno sottolineato che, nel pieno rispetto del principio di correttezza istituzionale, non vi può essere alcun vincolo di maggioranza sulle scelte che competono alla minoranza e pertanto la scelta del vice-presidente del consiglio non può essere decisa dalla maggioranza. Ogni gruppo deve decidere autonomamente, senza sentirsi vincolato alle logiche di maggioranza.
I consiglieri di Sinistra comune, a seguito di una discussione collettiva, hanno assunto la decisione di votare come vice-presidente del consiglio comunale Ugo Forello, anche in questo caso sulla base di considerazioni politiche: infatti il consigliere del M5S è espressione del gruppo più grande della minoranza.