L’Udc a sostegno di Ferrandelli per “far valere le cose che contano”

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“Far valere le cose che contano” recita un grande striscione affisso all’entrata del cinema che ospita i candidati al Consiglio comunale e alle circoscrizioni dell’Udc. Ripropone uno slogan degli anni ottanta della Democrazia cristiana. Altri tempi, i fasti del passato sono lontani come dimostra la sala che ospita i “reduci” della scissione con Giampiero D’Alia. Infatti, non c’è il pienone per la presentazione dei 40 candidati al Consiglio comunale e dei 72 legati alle differenti Circoscrizioni della città. I numeri non sono quelli dei tempi d’oro dell’ex presidente della Regione siciliana, Salvatore Cuffaro anche se la lista annovera tanti giovani, qualche “figlio d’arte”, professionisti provenienti dalla società civile e dal mondo ecclesiastico. A presentarli, il vice commissario regionale dell’Udc, Ester Bonafede. “La caratteristica di questa lista – esordisce – sono persone che pur avendo un retaggio politico, diretto o indiretto, partecipano a questa competizione elettorale mettendo a disposizione i loro valori e il loro patrimonio di rapporti umani. C’è una logica di coesione interna in questa lista, tutti questi candidati hanno relazioni tra loro”.

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“Con Fabrizio abbiamo sempre avuto un ottimo rapporto – sottolinea l’ex assessore regionale della giunta di Crocetta – lui è il candidato che meglio rappresenta il nostro nuovo progetto politico. Questa lista è il primo passo verso il rinnovamento del nostro partito e della città di Palermo”. “L’Udc ha iniziato un percorso di rinascita – evidenzia Bonafede – e quando ho iniziato a costruire la lista ho compreso che queste elezioni sarebbero diventate un laboratorio, un campo di prova per il nostro popolo della capacità di rigenerarsi, resistere e rilanciarsi”. “Ferrandelli è il nostro candidato ideale, giovane anagraficamente e intellettualmente. Ripartiamo dal nostro simbolo, dalla famiglia e dai servizi per le persone. Orlando lascia una città devastata dal tram, un sistema di trasporto più che obsoleto che ha lasciato cicatrici indelebili trasformando strade come via Notarbartolo in cunicoli. Forse bisognerebbe pensare più al manto stradale che ai progetti faraonici”.

“Ho sempre creduto in Ester, ero sicuro che questa lista ci sarebbe stata – evidenzia Fabrizio Ferrandelli – sono fiero di rappresentare tutti voi a queste elezioni. Con i nuovi dirigenti di questo partito non abbiamo parlato del passato, non abbiamo parlato di poltrone, abbiamo parlato solo di progetti e di idee per la città. Una città che non funziona più da troppo tempo. Ormai in campagna elettorale si parla delle stesse cose, come del decentramento che non è mai decollato, questo perché la classe dirigente non cambia mai”. Per il leader dei Coraggiosi quella che si presenta alle urne è “una città distrutta, a un passo dal dissesto” e per farla ripartire serve “una grande coalizione per ridisegnare insieme il futuro. Questa città è bloccata da anni: non esistono gli uomini per tutte le stagioni”.

Nella sala si avverte l’assenza del segretario dell’Udc Lorenzo Cesa compensata dalla presenza del  presidente nazionale del partito, il vicentino Antonio De Poli. Sul palco anche il senatore Giuseppe Ruvolo e il presidente di Rete Civica Nazionale Angelo Todaro.

“Lo scudocrociato – sottolinea De Poli – fa parte di una storia e di una tradizione di valori, principi, progetti e programmi che ci contraddistingue ma con un gruppo completamente nuovo rispetto al passato. Ferrandelli è giovane e ha un programma importante per Palermo. La nostra squadra rappresenta la nuova Udc in Sicilia”. “Abbiamo messo insieme una squadra fantastica, un gruppo nuovo ma partiamo dai nostri valori fondanti – conclude De Poli – non abbiamo rinunciato al nostro simbolo e con questo affronteremo anche le prossime elezioni regionali”.                             A proposito delle prossime regionali, si fanno sempre più insistenti le voci di possibili approdi all’Udc da parte di alcuni deputati regionali uscenti anche se l’esito del voto di Palermo potrebbe sparigliare le carte in gioco, senza escludere possibili colpi di scena con nuovi ingressi ai vertici del partito in Sicilia.

Questi i candidati: Lo Cacciato Pietra, Amico Ennio Andrea, Barcellona Gaetano, Bonura Fabrizia, Butticè Marcello, Cintura Benedetto, Conciauro Tiziana, Corina Gavrila Juliana, D’Angelo Ignazio, Di Maria Nicolò, Di Vita Angelo, Fumuso Maria Caterina, Galanti Emanuele, Gebbia Gaspare Giuseppe, Geraci Salvatore, Giaimo Alessandro Armando, Greco Filippo, Guerriero Antonino, Impellizzari Alessandro, La Piana Ettore, Mancuso Gianluca, Mezzatesta Mara, Mirabella Giuseppe, Molone Caterina, Nania Ettore, Palma Gaia, Pesco Rosa, Pomilla Rita, Pralia Catalina Elena, Riggio Benedetto, Rizzuto Rosa, Salamone Francesca, Salamone Marianna, Savona Sergio, Sucato Emanuele, Todaro Riccardo, Vicari Giuseppe, Vigneri Antonino e Zampardi Laura.

 

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