Ciro Lomonte e i Siciliani Liberi presentano l’assessore alle politiche familiari Maria Sviridenko
Maria Sviridenko è l’assessore designato da Ciro Lomonte (Siciliani Liberi) alla guida dell’assessorato alla Famiglia.
Di nazionalità Russa, da 12 anni cittadina palermitana, sposata con un ingegnere e madre di 4 figli, l’assessore in pectore ha illustrato le principali direttrici lungo le quali svolgere il proprio mandato, con l’obiettivo di “mettere la famiglia al centro della politica cittadina”.
Nell’introdurre la candidata, Lomonte ha voluto premettere che la sua idea di istituire questo nuovo ed inedito assessorato risponde all’esigenza di “offrire ai palermitani qualcosa di importante per risolvere questioni concrete, non ideologiche”. “A Palermo siamo in una fase di inverno demografico, la gente non mette più al mondo figli – ha proseguito il candidato dei Siciliani Liberi – e non lo fa, al di là di altre considerazioni, perché è veramente difficile mantenere un figlio oggi. Soprattutto in una città in cui c’è un livello di tassazione straordinariamente alto e i servizi sono straordinariamente pessimi”. “Per questo – ha affermato Lomonte abbiamo pensato che fosse necessario fare qualcosa di molto specifico: istituire un assessorato dedicato alle politiche familiari”.
Il candidato a sindaco di palermo dei Siciliani Liberi ha voluto ribadire la differenza fra le politiche sociali e le politiche familiari: “Sono due cose differenti, entrambe importanti – ha affermato – le prime sono state oggetto di una certa attenzione, per quanto occorra comunque migliorare, le seconde invece sono state trascurate del tutto, per quanto vi siano delle indicazioni precise, nella Costituzione Italiana, sull’argomento”.
“Mi fa molto piacere essere qui presente oggi ed è un grande onore per me fare parte della squadra di Ciro Lomonte – ha esordito Maria Sviridenko – che conosco ormai da tanti anni, avendo portato avanti insieme diversi progetti culturali che miravano alla collaborazione tra la Russia e la Sicilia”.
“Oggi parliamo della creazione dell’assessorato alle famiglie» ha proseguito l’assessore in pectore «un assessorato nuovo, un elemento interessante e affascinante, ma anche necessario”. “Quando Ciro ed io ne abbiamo parlato, sinceramente mi sono in un certo senso sorpresa del fatto che in realtà ancora non esistesse un assessorato così essenziale”. “Nel nostro caso – ha proseguito – non parliamo semplicemente di una persona, di una figura garante delle esigenze e dei diritti delle famiglie, ma di un vero e proprio assessorato. Di una struttura completamente dedicata a questo scopo”.
“Ciro, nel suo programma, mette la famiglia al centro della politica. Nel programma dei Siciliani Liberi – ha spiegato – tutti i progetti e le idee che proponiamo, tutti gli elementi, alla fine ci riportano alla famiglia: è tutto collegato”. “Qualsiasi progetto si prenda: urbanistico, culturale, il miglioramento dei servizi, la tassazione, tutto ci riporta alla famiglia. Non occorre nemmeno lo sforzo di creare qualcosa. Ci viene naturale occuparci della famiglia”.
Parlando dei problemi concreti delle famiglie palermitane, Maria Sviridenko ha citato la difficoltà di tornare al lavoro da parte delle donne dopo la maternità, a causa della scarsità dei servizi offerti per l’accudimento dei bambini. Nell’elogiare le realtà esistenti, in particolare gli asili nido, l’assessore designato ha lamentato il loro estremo sottodimensionamento rispetto alla domanda. “Sono delle strutture bellissime – ha affermato – ma noi siamo riusciti ad usufruirne solo quando è nato il quarto figlio, avendone diritto come famiglia numerosa”. “Entrarci è impossibile. Soltanto chi ha un reddito basso o le famiglie numerose riescono. Abbiamo solo una ventina di asili nido comunali, strutture di eccellenza per la qualità con cui vengono accuditi i bambini, ma le richieste sono centinaia. Dobbiamo aumentare il loro numero per consentire a tutti di usufruirne”.
“Mi piace pensare – ha concluso l’assessore designato – che tutto quello di cui parliamo sia già nei cuori di tutti i palermitani. Perché non stiamo parlando di sogni irraggiungibili, stiamo parlando di servizi necessari, urgenti, di necessità di cui aspettiamo risposte da tanti anni”.