Lupo (Pd): “Alla Regione dobbiamo riproporre la stessa alleanza che sostiene Orlando a Palermo, alternativa alla destra e al M5s”

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Giuseppe Lupo (Pd)

Iniziamo oggi un ciclo di interviste a esponenti del mondo della politica, del lavoro e dell’impresa.

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Le dinamiche politiche in vista delle prossime elezioni regionali del 5 novembre, le primarie di coalizione, il bilancio di fine legislatura, il governo del presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta e il “Patto per la Sicilia” che non riesce a decollare, sono alcuni dei temi trattati con Giuseppe Lupo (areaDem), vicepresidente dell’Assemblea regionale siciliana, uno dei nove siciliani che sono entrati nella direzione nazionale del Pd.

In un post sulla sua pagina di Facebook c’è scritto: “Il Pd è l’unica grande comunità politica che può contare sulla presenza diffusa di amministratori locali, di circoli “luoghi di aggregazione sociale” – li ha definiti Renzi -, di iscritti ed elettori che partecipano democraticamente alle scelte del partito”. Sarà lo stesso per la scelta del candidato alla presidenza della Regione che dovrebbe uscire dalle primarie?

“Lo ritengo imprescindibile, credo che la partecipazione delle primarie del 30 aprile lo confermi. L’importanza che siano gli elettori del partito democratico e dell’intera coalizione a scegliere il nuovo candidato alla presidenza”.

E’ confermata la data del 2 luglio per le primarie di coalizione?

“Io me lo auguro. Comunque, tocca alla direzione del partito insieme ai partiti alleati definire la data. Credo che sia necessaria un’alleanza di coalizione tra progressisti e moderati alternativa alla destra e al M5s”.

Circolano con insistenza alcune voci di una sua possibile candidatura alla presidenza della Regione…

“In questo momento dobbiamo anteporre il noi all’io. Dobbiamo pensare alla coalizione, alle forze moderate e progressiste che possano davvero portare la Sicilia ad avere un nuovo presidente della Regione in grado di realizzare un programma ambizioso che possa portare la Sicilia a crescere. Non ha senso parlare delle singole candidature ma di coalizione, programma e primarie. Poi parleremo dei singoli candidati alle primarie”.

Siamo alla fine della XVI legislatura. Qual è il bilancio sul presidente della Regione Crocetta?

“E’ un bilancio di luci ed ombre. Su alcune cose è riuscito ad avviare un risanamento dei conti e di messa in trasparenza del bilancio della regione. Ora ci sono ancora sei mesi per avviare la seconda fase  per lo sviluppo e la crescita. Penso ai fondi per il Sud, per le città metropolitane, i fondi per le infrastrutture e i fondi della nuova programmazione comunitaria che possono già vedere la luce con i primi bandi”.

Il tema dell’acqua pubblica che ha provocato spaccature anche all’interno del Pd, è ritornato di attualità dopo la bocciatura della Corte Costituzionale, chiamata a pronunciarsi sull’impugnativa del Governo nazionale

“E’ assolutamente urgente che la commissione competente torni a riunirsi per rivedere l’impianto complessivo. Abbiamo alcune esperienze positive di acqua pubblica come l’area metropolitana di Palermo, dove il servizio pubblico integrato viene gestito in maniera soddisfacente. Abbiamo esperienze assolutamente negative della gestione privata dell’acqua dove i privati non hanno effettuato gli investimenti, lucrando utili senza investire negli impianti. Io sono per l’acqua pubblica ma che sia un sistema efficiente”.

Come vedrebbe una grande coalizione allargata in funzione anti grillina?

“Sono contrario. Sono per un’alleanza come quella che sostiene Orlando a Palermo da riproporre alla Regione, alternativa alla destra e al M5s”

 Indipendentemente dall’esito del voto palermitano…

“Assolutamente sì, a maggior ragione, che come penso, l’esito sarà positivo. Un’alleanza larga di progressisti moderati, comunque alternativa alla destra e al M5s”.

Mi sembra di capire che la candidatura alla presidenza della Regione dell’ex Rettore dell’Università degli Studi di Palermo Roberto Lagalla non venga presa in considerazione….

“Parliamo prima di coalizione, di programma e di primarie. Chi vuole si proponga per le primarie”.

Questo vale anche per Crocetta?

“Se il Pd decidesse di scegliere il candidato attraverso le primarie, chiunque non le farà non può essere il candidato del Pd”.

Cosa c’è da fare prima della fine di questa legislatura?

“Un patto di fine legislatura tra tutte le forze politiche presenti all’Ars su tre, quattro punti che riguardino lo sviluppo e lavoro e l’approvazione di alcune leggi che sono nell’interesse dell’intera Sicilia come quella sull’acqua e l’approvazione della riforma sul turismo, al Collegato alla Finanziaria che verrà in esame a partire da domani in aula”.

A proposito di “patti”…. perché non decolla il “Patto per la Sicilia”?

“Probabilmente per eccessive lentezze che si sono prodotte nell’avvio dell’iter amministrativo. Adesso bisogna recuperare i ritardi accumulati, bisogna fare un tavolo tra amministrazioni comunali, Regione e Stato, convocare le conferenze di servizio che servono per recuperare il tempo perduto”.

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