I revisori legali lanciano il micro credito per start up e piccole aziende
“Il sud e le imprese hanno bisogno dei revisori legali per intercettare e gestire parte dei 34 miliardi di euro dei fondi strutturali assegnati dall’UE all’Italia quale paese-membro nel periodo 2014/2020 e a sua volta la professione di revisione legale necessita del contributo intellettuale e formativo delle università e delle nuove generazioni”. Questo è emerso dal seminario nazionale promosso dall’INRL (Istituto nazionale revisori legali) a Palermo, presso l’Università di studi del capoluogo, al quale hanno partecipato oltre al presidente nazionale dell’Istituto nazionale dei revisori legali, Virgilio Baresi, anche magistrati tributari e avvocati. Al centro del dibattito il ruolo dei revisori legali, una platea di 155 mila persone a sostegno dell’economia, legalità e fiscalità del sud Italia e il cambiamento della professione dopo l’innovazione della legge sulla revisione legale entrata in vigore il 1 gennaio 2017 che esalta i principi della terzietà e della trasparenza contabile, sia in ambito pubblico che privato, per il rilancio economico. “L’Istituto, – ha detto il presidente dell’INRL Virgilio Baresi – attraverso accordi con l’ente nazionale del Microcredito e Confimprese Italia, vuole essere al fianco delle micro, piccole e medi imprese per un tutoraggio altamente professionale in grado di favorirle nell’accesso al microcredito e nella individuazione dei fondi strutturali europei, per assicurare un pieno rilancio imprenditoriale soprattutto per le start-up. E la presenza qui a Palermo intende testimoniare la volontà dell’Istituto di porsi a disposizione delle imprese locali che intendono ripartire lungo un virtuoso percorso gestionale, per crescere e generare nuove opportunità di lavoro per i giovani. Così come sempre sulle nuove generazioni l’INRL intende puntare per rinnovare e qualificare ulteriormente questa professione”.