Palermo, da Zamparini a Baccaglini, se son “rose” fioriranno

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Il neo presidente del Palermo Paul Baccaglini con Maurizio Zamparini

Dopo quasi 15 anni tra alti e bassi, due promozioni in serie A (la prima dopo 31 anni di assenza e la seconda ottenendo 86 punti, record per la serie B), tre volte quinto e un sesto posto nel massimo campionato, cinque partecipazioni in Europa League, (un tempo denominata “Coppa Uefa”), una storica finale di Coppa Italia (Inter-Palermo 3-1) nel 2011, 47 allenatori cambiati e talenti non trattenuti, il vulcanico imprenditore friulano Maurizio Zamparini (75 anni) ha rassegnato le dimissioni dalla carica di presidente del Palermo Calcio. A prendere le redini della società rosanero Paul Baccaglini, italo-americano di 33 anni, nato e cresciuto negli Stati Uniti, da padre americano e madre italiana. Il neo presidente della società rosanero, da alcuni giorni in città, sta incontrando le massime autorità istituzionali e dopo essere stato all’Ars e alla Regione, oggi ha fatto visita al sindaco Leoluca Orlando. Il tema centrale oggetto dell’incontro è stato lo stadio (con all’interno un museo e ristoranti) e il centro sportivo che Baccaglini vorrebbe costruire a Palermo. Orlando è parso possibilista sulla fattibilità di un’opera che da molti anni è oggetto di discussione tra le parti interessate alla sua realizzazione. Tutto ruota attorno a Integritas Capital, il Fondo di Baccaglini che dovrebbe mettere le risorse economiche per una serie di operazioni finanziarie. Un Fondo dai contorni poco chiari anche se Baccaglini che si è fatto tatuare vicino al cuore il logo del Palermo, ha garantito un programma con la copertura finanziaria per lo sviluppo del progetto sportivo legato a quello tecnico per la costruzione del nuovo stadio e del centro sportivo. A destare qualche perplessità sono alcune indiscrezioni che dietro la nuova proprietà rosanero ci sarebbero due società “dormienti” con capitali di appena mille sterline. Zamparini resterà nel consiglio di amministrazione fino al closing finanziario ovvero, all’acquisizione dell’intero pacchetto azionario. Non volendo pensare a un “coupe di theatre” con conseguenti passi indietro, il closing è confermato, le cui modalità verranno annunciate entro il prossimo 19 aprile con il trasferimento delle quote del Palermo calcio a una nuova società non oltre il 30 dello stesso mese. Sulla solidità finanziaria del Fondo potremmo sapere qualcosa di più quando si dovrà confrontare con le nuove regole approvate dal consiglio federale per l’acquisto delle società di calcio e il regolamento di attuazione che pone dei requisiti di onorabilità e solidità finanziaria entrati in vigore a luglio del 2015.

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