Schlein sfida Meloni “Uniti per mandare a casa destra e vincere elezioni”
ROMA (ITALPRESS) – “E’ tempo che l’Italia ricominci a sognare e a sperare. Ci sono tutte le potenzialità per mandare a casa questa destra e vincere le elezioni”. Così Elly Schlein all’assemblea nazionale del Pd, sfida Giorgia Meloni in un duello a distanza, negli stessi minuti in cui la premier è sul palco di Atreju. “La partita delle politiche è apertissima”, ribadisce la segretaria. “Il PD è cresciuto, in questi tre anni, come nessun altro partito europeo. Dopo la dolorosa sconfitta nel 2022, abbiamo restituito al partito slancio e protagonismo e si respira un clima di fiducia che insieme ci onora e ci responsabilizza”. “La discussione è la nostra forza, dobbiamo rivendicare quello che siamo: non un partito personale, ma un partito plurale. Non un partito come ce ne sono tanti, a caserma, o un partito-comitato elettorale. Non mi fido dei partiti in cui non vola mai una mosca perchè parla solo il capo”. Lo scontro con Meloni si gioca tutto sulla distanza del ‘palazzò dal paese reale. “Esca da Palazzo Chigi e faccia un giro in un qualsiasi alimentari di quartiere, perchè mentre voi ripetete che va tutto bene, anzi non è mai andato meglio, davanti a quegli scaffali le famiglie sono costrette a scegliere. E non più tra le cose superflue, ma tra le cose necessarie. Va benissimo festeggiare l’importante riconoscimento della cucina italiana patrimonio UNESCO, ma Meloni si dovrebbe occupare del fatto che il frigo degli italiani è sempre più vuoto”. Per Schlein, quella che il governo si appresta a varare “è un’altra manovra di promesse tradite: scende la spesa per la sanità pubblica e per la scuola pubblica in rapporto al Pil, sulla ricerca, sulla politica industriale e anche sulla casa. Salgono invece le spese militari. Volevano abolire la Fornero, invece mandano il 96% dei lavoratori in pensione più tardi. Dovevano aumentare le minime a 1.000 euro, invece le hanno aumentate di un paio di caffè. Meloni aveva parlato di un grande piano sulla casa. Sapete quanto è messo in manovra sulla casa? Zero, non hanno nemmeno rimesso i fondi sul fondo affitti e sul fondo morosità. Le accise per la benzina? La campionessa di incoerenza le ha aumentate. Ma chi pensa di prendere in giro?”, chiede. “La maggioranza si riempie la bocca di retorica sulla sicurezza, ma l’Italia deve sapere che stanno tagliando risorse ai Comuni e nella legge di bilancio non c’è nemmeno un euro in più per gli stipendi delle forze dell’ordine che sono sotto organico ovunque. Riportate in Italia i soldi pagati per quei centri vuoti inumani e illegali in Albania e usateli per assumere più agenti di polizia”. L’unico investimento in manovra è “quello sbagliato e dannoso del ponte sullo stretto di Messina che peraltro ha bloccato la Corte dei Conti. 13 miliardi di euro buttati che si potevano usare per migliorare le infrastrutture a partire dalla Sicilia e dalla Calabria, dove si fa fatica a spostarsi”, sottolinea. E anche sull’ex Ilva “Meloni dovrebbe prendersi la responsabilità di dare risposta ai lavoratori e alle lavoratrici che stanno rischiando il posto. Serve un intervento dello Stato, una cordata di partecipate che possa fare una proposta concreta e solida di decarbonizzazione per garantire in modo realistico la produzione, l’occupazione, la tutela della salute e la tutela dell’ambiente”.Per questo “abbiamo presentato un pacchetto unitario” di proposte alla manovra “che rappresentano già un impianto di politiche economiche condivisa con tutta la coalizione progressista che si è presentata alle regionali. Penso che questi emendamenti” fatti con “un lavoro di condivisione con le altre forze sia un’alternativa potente. E anche così, nei fatti, che germoglia l’elaborazione di governo comune. E’ il metodo giusto, senza rinunciare alle proprie diversità, alla propria sensibilità. Uniti nella diversità abbiamo prodotto delle proposte condivise indicando al Paese una visione alternativa, una strada diversa possibile, un’altra agenda politica economica e sociale”, sottolinea Schlein, rilanciando l’alleanza di centrosinistra e rivendicando il ruolo del PD. “C’era chi scommetteva sulle divisioni nel nostro campo, invece non solo ci siamo, ma siamo competitivi e siamo la prima forza di opposizione. Il partito è più unito e compatto che mai, è finito il tempo delle divisioni e dei litigi, continuerò a essere sempre la segretaria di tutto il partito” conclude, annunciando “da gennaio un tour di ascolto dell’Italia sul programma”.– foto Ipa Agency –(ITALPRESS).

