L’IA al centro della prima lezione della Scuola di formazione per il bene comune

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Il prossimo incontro si terrà il 24 gennaio 2026 sul tema: Le competenze trasversali per il successo dei giovani nel mondo lavorativo: leadership, comunicazione e adattabilità

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E’ l’intelligenza artificiale la nuova sfida della Pubblica amministrazione. Ma non solo della pubblica amministrazione. E’ in atto una vera e propria rivoluzione industriale globale, che coinvolge molti aspetti della vita quotidiana e sociale, dalle sale operatorie alle aule dei tribunali. La sfida da vincere sta nel riuscire a gestire l’IA e non a subirla, perché il suo utilizzo vuol dire progresso, ma non deve essere incontrollato, con conseguenze pericolosissime, ad esempio, per quanto riguarda la comunicazione via social o il diffondersi di fake news. 

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Su questo tema si sono confrontati i relatori della prima lezione del VII anno della Scuola di formazione per il bene comune, che si è tenuta nell’Aula Magna del rettorato di Catania. Sebastiano Truglio, vice presidente di Futurlab, organizzatrice della Scuola, al decimo anno di attività, ha  portato i saluti del presidente Antonio La Ferrara, assente per motivi di salute, precedendo il sindaco Enrico Trantino e Giuseppe Trovato, presidente di Generazione Sicilia, presenti Alessandro Drago, capo di gabinetto del questore Giuseppe Bellassai, mentre non ha potuto partecipare per altri impegni istituzionali Alessandro Dagnino, assessore regionale, in rappresentanza del presidente Renato Schifani, che ha concesso il patrocinio.

Tra gli interventi di saluto, in presenza: Monica Luca di Confindustria Catania; Anna Giunta, segretaria regionale dell’Unione nazionale dei segretari comunali e provinciali; Luigi Maugeri, delegato della Rete del volontariato europea e Rosaria Caltabiano, past president del Rotary Passport Mediteraneè. Sono intervenuti anche i docenti delle scuole che hanno aderito al progetto: Daniela Murabito per il Liceo Galileo Galilei di Catania; Stefania Puleo del Liceo Principe Umberto di Catania e Enrico Indelicato dell’Istituto Benedetto Radice di Bronte, infine Valerio Gagliano dell’associazione Giurisprudenza Attiva, che con Koinè rappresenta gli studenti universitari. Giuseppe Cicala, direttore della Scuola di formazione per il bene comune ha introdotto i relatori: Ida Nicotra, presidente della Scuola superiore dell’Università di Catania, che ha anche portato i saluti del rettore Enrico Foti; Vincenzo Antonelli, ordinario di Diritto amministrativo e pubblico dell’Università di Catania; Antonio Meola, segretario generale della Città metropolitana di Napoli e Francesco Tufarelli, dirigente generale della Presidenza del Consiglio dei ministri. Tutti hanno sottolineato la necessità di una legislazione ad hoc per l’uso dell’Intelligenza artificiale, fermo restando che deve essere l’uomo a dominarla e non viceversa, perché essa nasconde non poche insidie, dalla “seduzione” allo stimolo ad impigrirsi al rischio d’errore sempre possibile. Gli interventi sono stati moderati dal giornalista Daniele Lo Porto.

Il prossimo incontro si terrà il 24 gennaio 2026 sul tema: Le competenze trasversali per il successo dei giovani nel mondo lavorativo: leadership, comunicazione e adattabilità. 

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