“Palermo Requiem” di Gery Palazzotto: “teatro inquieto” degli anni Ottanta
Sabato 6 dicembre, alle ore 17.30, presso la libreria Tramontana (Via dei Nebrodi, 61/e – Palermo) avrà luogo la presentazione del libro
Sabato 6 dicembre, alle ore 17.30, presso la libreria Tramontana (Via dei Nebrodi, 61/e – Palermo), avrà luogo la presentazione del libro di Gery Palazzotto “Palermo Requiem”. Insieme all’autore dialogheranno: Isidoro Farina, Roberto Greco, Pietro Giammona.
“Palermo Requiem” di Gery Palazzotto è un romanzo di realtà che pulsa come una ferita ancora aperta. L’autore fruga nei meandri di un decennio febbrile, restituendo la Palermo degli anni Ottanta come un teatro inquieto, dove il coraggio e la disperazione camminano fianco a fianco. Tra queste strade rugginose si muove Emanuele Piazza, un ragazzo fuori dagli schemi – metà avventuriero, metà idealista – che porta con sé una piccola giungla personale e un senso innato di giustizia.
Palazzotto lo segue nella sua crescita silenziosa: la scelta della divisa, il rigore della scorta presidenziale, l’ingresso nei corridoi ombrosi dei servizi segreti, fino all’incarico più rischioso, quello che lo costringerà a confrontarsi con il vecchio amico Gaetano. La loro missione – un cammino in bilico tra lealtà e condanna – diventa il cuore pulsante del libro: fragile, veloce, fatale.
La forza del testo non risiede soltanto nell’accuratezza della ricostruzione, ma nella tensione morale che attraversa ogni capitolo. L’autore illumina i retroscena di un’Italia che finge di non vedere, incagliata tra apparati infedeli, bugie istituzionali e strategie che si consumano lontano dagli occhi del pubblico. Attorno alle figure di Piazza, Genova e Agostino ruota un coro vasto, fatto di familiari testardi, reporter ostinati, investigatori emarginati e criminali che si muovono come ombre di un dramma inevitabile.
Sul fondale, l’attentato dell’Addaura, il fantasma del “Corvo”, il ritorno manovrato di Contorno, e tutte quelle manovre che trasformano la Storia in un enigma cupo e irrisolto. Palermo Requiem diventa così un viaggio controcorrente nelle pieghe rimosse del Paese, una mappa dei tradimenti e delle omissioni che hanno inciso la carne viva della democrazia italiana.
Il risultato è un libro che scuote e non consola, scritto con la lucidità di chi conosce la materia e la pietà di chi non dimentica. Palazzotto consegna una narrazione corale dal passo narrativo fluido e inquieto, capace di restituire un’epoca in cui il confine tra eroismo e solitudine era sottile come un filo.
Un’opera necessaria, che invita a guardare in faccia ciò che troppo spesso viene inghiottito dal rumore del tempo.

