Obesità: per due cittadini su tre è una vera malattia

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ROMA (ITALPRESS) – Sono stati presentati oggi a Roma, nella sede di Federfarma, i risultati finali dell’indagine realizzata nell’ambito della campagna “Obesità. Non ignorarla, affrontiamola insieme”, progetto di Cittadinanzattiva in collaborazione con Federfarma e realizzata con il supporto non condizionato di Lilly.Dal marzo a giugno 2025, l’indagine ha coinvolto 1509 farmacie e 5543 cittadini in tutta Italia, con l’obiettivo di aumentare empowerment, consapevolezza e sensibilizzazione sui rischi legati all’obesità. Il 74,1% dei cittadini si considera “abbastanza informato” (58,3%) o “molto informato” (15,8%) sul tema dell’obesità. Per il 66,6% di loro si tratta di una vera e propria malattia, per il 27,3% lo è solo in parte; il 6,2% non la ritiene tale. L’82,7% di chi la considera malattia ritiene sia importante affrontarla quanto altre patologie croniche. Il 46,7% pensa che in alcuni casi l’obesità sia più comune tra le persone in condizioni socio-economiche svantaggiate. L’obesità è percepita come fattore di rischio significativo per altre patologie, principalmente: malattie cardiovascolari (90,1%), malattie metaboliche – diabete (84%), malattie respiratorie (68,9%).Circa metà degli intervistati ritiene che le persone con obesità abbiano bisogno di comprensione e supporto. Il 43,8% concorda che discriminazione ed emarginazione influiscono negativamente sulla gestione della condizione. Il 34,5% riconosce la discriminazione in vari contesti quali la scuola o il lavoro. e il 23,1% riconosce il forte pregiudizio sociale (chi è obeso o in sovrappeso è spesso percepito come pigro e demotivato). Circa un quarto delle persone che si dichiara in sovrappeso ha avviato una cura specifica, il 35,7% non lo ha mai fatto ed oltre il 33% ha abbandonato la cura poichè scoraggiato dalla mancanza di risultati o dalla difficoltà nel gestire le cure.Integrato da una sezione socio-demografica e da una dedicata alla rilevazione di parametri antropometrici per il calcolo di BMI (Indice Massa Corporea) e BAI (Indice Adiposità Corporea), il questionario ha permesso di far emergere anche informazioni molto importanti riguardo alle cause percepite dell’obesità: il 50% degli intervistati ritiene che a causare l’obesità siano patologie associate o alterazioni metaboliche, mentre l’altra metà ritiene che dipenda da fattori psicologici o fattori ereditari. Ciò che stupisce è che oltre il 92% lega l’obesità agli eccessi alimentari e quasi il 90% ad inattività fisica. Rilevante, ancora, è il rapporto fra la percezione del proprio peso (autopercezione) e la condizione reale: il 44,8% degli intervistati si considera normopeso, il 32,9% leggermente in sovrappeso, il 14,6% in sovrappeso e il 4,3% con obesità. Tuttavia, la valutazione dei parametri antropometrici ha rivelato che il 60% delle donne si trova in condizioni di sovrappeso o obesità (40,5% obese, 19,6% sovrappeso). Dati analoghi per il 60,2% degli uomini (35,6% obesi, 24,6% sovrappeso).A completamento dell’indagine è stata realizzata una survey tra i farmacisti che hanno partecipato alla campagna, con un breve questionario volto a rilevare aspetti positivi e criticità riscontrate. I farmacisti coinvolti hanno evidenziando principalmente due tipi di difficoltà: non tutte le farmacie hanno spazi adeguati o personale da dedicare a questo tipo di attività, difficile da svolgere mentre si lavora al banco; diversi cittadini hanno dimostrato una certa ritrosia ad essere coinvolti nell’indagine, perchè imbarazzati o non consapevoli della propria condizione di salute. I farmacisti interpellati hanno anche avanzato delle proposte per eventuali future campagne, suggerendo di coinvolgere i medici e di adeguare le strategie di comunicazione tenendo conto delle criticità emerse.“Siamo orgogliosi di presentare i risultati della nostra campagna – dichiara Tiziana Nicoletti, Responsabile Coordinamento Nazionale Associazioni Malati cronici e rari di Cittadinanzattiva – perchè, grazie al prezioso contributo del nostro Board scientifico e alla collaborazione con Federfarma, abbiamo sensibilizzato migliaia di cittadini su questo tema importante e molto attuale. Vogliamo anche sottolineare come questa iniziativa si inserisca in un momento cruciale, con la Legge 741/2025 che riconosce finalmente l’obesità come malattia cronica. Il nostro impegno è nel continuare a promuovere un approccio integrato e diretto anche a combattere lo stigma sociale. Infatti, con “Obesità. Non ignorarla, affrontiamola insieme” vogliamo tenere insieme due messaggi: il primo è di non ignorarla in quanto l’obesità non è un fatto di volontà personale, ma una malattia che merita diagnosi, trattamenti, tutela dalla discriminazione e sostegno nei contesti di vita quotidiana. Il secondo messaggio è di affrontare insieme l’obesità perchè solo un approccio corale che unisca cittadini, professionisti e decisori può ridurre le disuguaglianze, favorire prevenzione efficace e garantire percorsi di cura multidisciplinari, continuativi e uniformi”.“Le farmacie hanno collaborato con convinzione a questa campagna, perchè affronta una tematica molto attuale di forte impatto dal punto di vista sanitario, sociale ed economico”, afferma Marco Cossolo, presidente di Federfarma nazionale. “L’obesità infatti – prosegue – è una patologia dalla quale derivano una serie di conseguenze negative per la condizione psico-fisica del paziente e quindi per la sostenibilità del Servizio sanitario. Una situazione resa ancor più complessa, come emerge dall’indagine di Cittadinanzattiva, dal fatto che chi è affetto da obesità tende a nascondere o a non riconoscere la propria condizione. Lo hanno sperimentato i farmacisti coinvolti nella campagna, che hanno riscontrato difficoltà di approccio al paziente e hanno dovuto affinare le proprie strategie di comunicazione per avviare il dialogo e svolgere le attività previste. Attività che peraltro rientrano a pieno titolo tra i servizi cognitivi normalmente svolti dalla farmacia di comunità, ai fini della presa in carico e del monitoraggio del paziente cronico in collaborazione con gli altri professionisti della salute”.I dati dell’indagine si concretizzano nelle proposte per contrastare l’obesità che concludono il documento: cinque aree chiave, a partire dalla richiesta di un rafforzamento normativo attraverso l’approvazione dei decreti attuativi della Legge 741/2025, l’inclusione dell’obesità nei LEA e l’approvazione del Nuovo Piano Nazionale della Cronicità 2025. Quindi si propone una migliore organizzazione delle cure con la creazione di Centri per l’Obesità, percorsi di cura uniformi e l’istituzione di un registro nazionale. La terza area riguarda la formazione e la sensibilizzazione, con corsi obbligatori per gli operatori sanitari, la lotta allo stigma e il coinvolgimento delle organizzazioni civiche nell’Osservatorio nazionale. La quarta area prevede azioni concrete come programmi educativi nelle scuole, politiche fiscali mirate e la riqualificazione degli spazi urbani. Infine, si punta alla sostenibilità e all’accesso equo alle cure, garantendo la rimborsabilità dei trattamenti e un accesso equo alla chirurgia bariatrica.L’indagine e tutte le informazioni e i materiali di “Obesità. Non ignorarla, affrontiamola insieme” sono disponibili sul sito web di Cittadinanzattiva.– Foto ufficio stampa Lilly Italia –(ITALPRESS).

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