Ue. Agia-Cia: “Bene la strategia sui giovani agricoltori. Ma senza risorse restano solo parole”

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Obiettivo dal 12% al 24% di under 40 entro il 2040. Purtroppo, senza un bilancio dedicato nella Pac, rischia di rimanere un impegno sulla carta

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Segnali politici positivi dalla strategia Ue per il ricambio generazionale in agricoltura, ma senza un bilancio dedicato rischia di restare solo un’idea sulla carta. È questo il primo commento di Agia-Cia, l’associazione dei giovani imprenditori agricoli di Cia, dopo la pubblicazione del documento della Commissione europea che individua le sfide chiave per i giovani agricoltori nei prossimi anni.

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La strategia tocca temi cruciali per la Confederazione: l’accesso alla terra e al credito, le pensioni, le politiche sociali e fiscali, innovazione, ricerca e formazione, fino al riconoscimento della centralità delle aree rurali.

Agia-Cia accoglie positivamente l’obiettivo di raddoppiare entro il 2040 la quota di giovani agricoltori nell’Ue, passando dall’attuale 12% al 24%. Tuttavia, giudica inaccettabile che tale ambizione non trovi riscontro nelle proposte legislative e di bilancio annunciate a luglio. Dopo la presentazione del pacchetto sul Quadro finanziario pluriennale (QFP), infatti, l’esecutivo europeo ha rinunciato a garantire un budget minimo per gli strumenti dedicati ai giovani agricoltori. Nonostante la strategia raccomandi di destinare almeno il 6% della Pac al ricambio generazionale, le proposte della Commissione non prevedono alcun impegno finanziario vincolante in tal senso.

Per Agia-Cia, quindi, l’Europa da un lato riconosce che senza giovani non c’è futuro per l’agricoltura, ma dall’altro si limita a dichiarazioni di principio, senza tradurle in azioni concrete. A questo, si aggiunge l’eccessiva discrezionalità lasciata agli Stati membri, chiamati a definire entro il 2028 la propria strategia nazionale sul ricambio generazionale.

Purtroppo, gli obiettivi ambiziosi senza impegni vincolanti non sono decisioni operative, ma mere scommesse. I giovani agricoltori di Agia-Cia, anche attraverso il grande impegno all’interno del Ceja, sollecitano da tempo che alle parole seguano i fatti: “Accogliamo, dunque, la strategia come un segnale politico importante e atteso, ma ribadiamo che, senza un bilancio dedicato e una Pac forte, si rischia un’altra occasione persa e si mette seriamente in pericolo il futuro dell’agricoltura in Europa. Invitiamo quindi il governo italiano a sostenere questa battaglia, mettendo il ricambio generazionale al centro dell’agenda nazionale”.

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