Latitante riconosciuto da un tatuaggio dopo 19 anni, arrestato

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LECCE (ITALPRESS) – I L’uomo, seduto al tavolino di un bar alla periferia di Taviano, sorseggiava un drink convinto che il tempo e un passaporto con generalità false fossero bastati a proteggerlo. Non immaginava che quel dettaglio, rimasto vivo nella memoria di chi lo aveva visto tanti anni prima, sarebbe stato il suo punto debole.I militari lo hanno osservato, riconosciuto e avviato i controlli. All’inizio l’uomo ha tentato di depistare i Carabinieri, dichiarando di vivere a Milano e mostrando documenti contraffatti. Ma un rapido riscontro nelle banche dati delle Forze di Polizia ha spazzato via ogni dubbio: davanti a loro c’era proprio il ricercato, un 52enne albanese condannato a 10 anni di reclusione per associazione a delinquere, sfruttamento della prostituzione e riduzione in schiavitù, reati commessi a cavallo tra la fine degli anni ’90 e i primi anni 2000 nell’ambito di un’indagine che aveva permesso di disarticolare un’organizzazione criminale attiva tra Italia e Albania.La sua latitanza, cominciata nel 2006 dopo la condanna definitiva della Corte d’Appello di Lecce, è durata quasi vent’anni. L’uomo è stato condotto presso la casa circondariale di Lecce “Borgo San Nicola”, dove sconterà la pena. Intanto, proseguono le indagini per individuare chi lo ha aiutato a rimanere nell’ombra per così tanto tempo.– Foto: ufficio stampa Carabinieri –(ITALPRESS).

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