Alveari nelle vigne per il ripopolamento e la valorizzazione dell’ape nera mellifera siciliana. Installate stazioni da 5 colonie in dieci vigneti certificati

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Da Fondazione Sostain, Federazione apicoltori e Intesa Sanpaolo attraverso “For Funding”, il progetto sperimentale Honey Bees & Vineyard per la salvaguardia genetica della specie che un tempo era dominante nell’Isola ma la cui presenza oggi non va oltre il 30% del totale

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L’ambiente sano dei vigneti di dieci aziende con certificazione di sostenibilità SOStain come laboratorio per il ripopolamento e la salvaguardia genetica dell’ape nera mellifera siciliana, specie autoctona indispensabile per preservare la biodiversità nell’Isola ma minacciata dall’inquinamento e messa in minoranza da altre tipologie importate per esigenze imprenditoriali.

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È la sfida del progetto “HoneyBees & Vineyard”, promosso dalla Fondazione SOStain Sicilia in collaborazione con la FAI (Federazione Apicoltori Italiani) e sostenuto da For Funding, la piattaforma di crowdfunding di Intesa Sanpaolo. La sperimentazione, che è appena partita e proseguirà fino a ottobre, coinvolge dieci aziende vitivinicole selezionate tra quelle dotate della certificazione SOStain, rilasciata sulla base di dieci parametri fissati in un rigoroso disciplinare al quale aderiscono, ad oggi, 44 cantine impegnate nell’orientare i modelli di produzione e consumo verso la sostenibilità ambientale, economica e sociale.

L’iniziativa tocca le province di Agrigento, Catania, Palermo, Ragusa, Siracusa e Trapani: una rete di alveari sarà gestita dalle sedi territoriali della Federazione Apicoltori nelle vigne di Cantina Birgi a Marsala, COS a Vittoria, Donnafugata a Contessa Entellina, Fazio Wines a Fulgatore, Feudo Arancio a Sambuca di Sicilia, Gorghi Tondi a Mazara del Vallo, Nicosia a Trecastagni, Planeta a Noto, Principi di Corleone a Corleone e Tasca d’Almerita a Sclafani Bagni.

L’Apis mellifera sicula, dominante nel territorio isolano fino alla seconda metà del secolo scorso, rappresenta oggi il 30% del patrimonio apistico regionale ed è concentrata soprattutto nelle province di Trapani, Palermo e Agrigento, che ne costituiscono il serbatoio genetico. Ciò innanzitutto perché negli anni ‘70, per potenziare l’apicoltura e la sua produttività, e poi ancora negli anni ’80, stavolta per compensare l’altissima mortalità provocata da un parassita, furono operate massicce importazioni di Ligustica, sottospecie italiana che oggi detiene una quota del 50% in Sicilia (e del 90% su scala nazionale). Il restante 20% degli alveari presenti nell’Isola ospita ibridi frutto di incroci tra ceppi e sottospecie di api provenienti da allevamenti italiani ed esteri. Questi indirizzi zootecnici, che privilegiano tipologie ritenute più performanti, riguardano soprattutto la zona orientale della regione, dove l’apicoltura è sempre stata orientata perlopiù al reddito, mentre a ovest prevale l’allevamento con funzione familiare. A minacciare la popolazione residua di ape nera siciliana c’è poi anche l’inquinamento di aria e suolo nelle sue varie forme.

Con l’installazione di stazioni da 5 alveari ciascuna nei dieci vigneti certificati SOStain si punta a un duplice obiettivo. Da un lato, l’immediato incremento della popolazione di api mellifere, ape siciliana in primis, e quindi anche della quota complessiva di insetti impollinatori, con la valorizzazione del loro ruolo nelle fioriture tra i filari di vite e nelle colture confinanti, a beneficio della collettività. Inoltre, durante il progetto saranno svolte analisi sui pollini presenti nei favi per valutare lo stato di salute dei territori circostanti e rintracciare l’eventuale presenza di metalli pesanti, fitofarmaci o formulati indesiderati che possono compromettere il benessere delle api o alterare il loro ciclo biologico.

risultati saranno presentati, insieme al miele prodotto, in occasione del simposio “Interazioni sostenibili”, organizzato ogni anno dalla Fondazione SOStain Sicilia e al quale partecipano esperti di sostenibilità e giornalisti delle testate italiane e internazionali.

La raccolta fondi è già attiva e rappresenta un’opportunità per contribuire concretamente al futuro dell’ecosistema e dello sviluppo sostenibile, in una prospettiva sia nazionale che globale, a partire dalla Sicilia. Per maggiori informazioni sulla campagna e per sostenere il progetto con una donazione, è online sulla piattaforma For Funding la pagina web dedicata.

“Con questo progetto – afferma Letizia Russo, componente del Consiglio Direttivo di SOStain Sicilia – la Fondazione rinnova il proprio impegno per la tutela della biodiversità siciliana, patrimonio prezioso per le aziende vitivinicole. La nostra visione di sostenibilità è ambientale, ma anche sociale ed economica: dalla promozione dell’ape nera sicula all’adozione del vetro riciclato per le bottiglie, fino al reinserimento lavorativo di soggetti fragili, ogni iniziativa è parte di un percorso concreto e coerente. Negli anni abbiamo costruito credibilità e autorevolezza, in Italia e all’estero, lavorando fianco a fianco con aziende, istituti di ricerca e amministrazioni pubbliche, sempre con indipendenza e rigore. HoneyBees & Vineyard rappresenta un nuovo tassello di questo impegno, che guarda al futuro e alle prossime generazioni”.

Andrea Lecce, Responsabile della Direzione Impact nell’ambito della Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo, commenta: “Abbiamo selezionato il programma HoneyBees & Vineyard per la nostra piattaforma di raccolta fondi For Funding in quanto coniuga tutela della biodiversità, sensibilizzazione ambientale e coinvolgimento attivo delle comunità. Attraverso le donazioni potremo contribuire concretamente al ripopolamento delle api, promuovendo pratiche sostenibili e progetti di apicoltura responsabile. For Funding ospita progetti di solidarietà sociale selezionati da noi con cura, di organizzazioni non governative e associazioni non profit, e ad oggi ci ha consentito di raccogliere più di 50 milioni di euro e di supportare 450 progetti”.

“Siamo ben lieti di poter affiancare la Fondazione SOStain – dichiara Raffaele Cirone, presidente della Federazione Apicoltori Italiani (FAI) – che attraverso il progettoHoneybees & Vineyard intende valorizzare l’ape autoctona siciliana. Parliamo di un prezioso patrimonio della biodiversità nazionale, oltre che regionale: difenderne e diffonderne le popolazioni rientra tra i compiti istituzionali della FAI, nel rispetto della legge n. 313/2004 che reca «Disciplina dell’Apicoltura». Senza dimenticare che, anche grazie a questo progetto, si innalza il livello di sostenibilità delle aziende agricole ospitanti e si valorizza il ruolo professionale degli apicoltori”.

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