Regione rifinanzia con 5 milioni il contrasto all’emergenza alimentare

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Schifani: «Attenzione agli ultimi è nostra priorità assoluta

Presidente Schifani ed Emiliano Abramo

Il presidente della Regione Renato Schifani insieme al responsabile della Comunità di Sant’Egidio in Sicilia, Emiliano Abramo

Cinque milioni di euro per rifinanziare la legge sulla povertà e sostenere gli enti del terzo settore nel contrasto all’emergenza alimentare. La misura, approvata qualche giorno fa all’Assemblea regionale siciliana nell’ambito della manovra bis, è stata presentata stamattina a Palazzo d’Orléans, a Palermo, dal presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, assieme al responsabile della Comunità di Sant’Egidio in Sicilia, Emiliano Abramo. Presenti anche il primo firmatario della legge 16/2021 “Disposizioni per il coordinamento degli interventi contro la povertà e l’esclusione sociale”, il deputato Nicola D’Agostino, e una trentina di rappresentanti di associazioni ed enti operanti in Sicilia. 

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Il finanziamento riguarda la prima linea di azione contenuta nella legge regionale, quella sull’intervento straordinario per i casi di indigenza, bisogno ed emergenza alimentare. 

«L’approvazione di questa misura – ha detto il presidente Schifani – era una priorità assoluta per questo governo, in sintonia con la nostra visione della politica sociale fatta di attenzione verso chi vive ai margini della società. Ci eravamo impegnati a rifinanziare la legge sulla povertà e l’avevo promesso al presidente Abramo. Oggi sono particolarmente felice di poter dire che abbiamo rispettato la parola data. L’abbiamo fatto con convinzione e determinazione, trovando la condivisione di tutti i partiti, sia di maggioranza sia di opposizione. In casi come questo le istituzioni hanno il dovere di intervenire. Ho chiesto di accelerare l’iter burocratico e a breve pubblicheremo il bando rivolto alle realtà che operano sul territorio, in modo da rifinanziare le loro attività». 

Come previsto dalla legge 16/2021, con una procedura pubblica saranno ammessi al finanziamento gli enti del terzo settore attivi in Sicilia da almeno 10 anni e già operanti nella distribuzione alimentare, realizzata nell’ambito del Programma operativo del Fondo di aiuti europei agli indigenti (Fead). Il contributo regionale sosterrà le attività di erogazione diretta di pasti e generi alimentari o l’organizzazione e la gestione di reti di raccolta e redistribuzione di derrate. 

Schifani ha anticipato il rifinanziamento anche degli altri due punti previsti dalla legge regionale che non rientrano in questo stanziamento, rivolti all’accoglienza e al ricovero di indigenti e alle attività di promozione sociale ed educativa: «Interverremo a luglio, in sede di variazione di bilancio – ha garantito il governatore – ma lo stanziamento economico deve essere ancora quantificato».  

«Ringrazio il presidente Schifani – ha aggiunto Abramo – che ha voluto dialogare fortemente con noi per trovare delle soluzioni. Questa legge è una risposta intelligente a un problema concreto e sancisce un’alleanza tra le tante associazioni che operano ogni giorno sul territorio e le istituzioni regionali. Col precedente finanziamento è stato possibile erogare circa un milione di pasti caldi in tutta l’Isola e raggiungere un totale di 30 mila persone. In Sicilia il rischio povertà interessa il 38% della popolazione, siamo la seconda regione più povera d’Europa e occorre aiutare con risorse e strumenti adatti chi già opera nell’Isola. Oggi scriviamo una pagina di buona politica, che dà fiducia e speranza a tanti siciliani».

«Il governo regionale – commenta D’Agostino – ha capito lo spirito della legge e attraverso l’impulso del presidente Schifani ha permesso che la norma venisse rifinanziata all’Ars. Un contributo che non è simbolico e non ha la logica di dare una risposta estetica a un bisogno marginale, ma dà un riscontro concreto a un bisogno purtroppo crescente negli ultimi anni, come testimoniano le tante associazioni del terzo settore coinvolte e operanti sul territorio».

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