Morto lavoratore nel catanese, D’Anca-Famiano (Filca Cisl): ”Subito piano nazionale di intervento”

“Esprimiamo il nostro più sincero cordoglio e la nostra totale vicinanza alla famiglia del lavoratore Antonio Rapisarda, deceduto questa mattina a seguito di un incidente avvenuto nel cantiere della nuova strada Bronte-Adrano, in provincia di Catania, dove il lavoratore ha perso la vita mentre era impegnato nelle attività di realizzazione dell’infrastruttura”. Lo dicono, in una nota congiunta, il segretario regionale della Filca Cisl Sicilia, Paolo D’Anca e il segretario generale della Filca Cisl Catania, Giuseppe Famiano, che aggiungono: “Una perdita gravissima, che lascia sgomenti e richiama ancora una volta l’attenzione su una piaga che continua a colpire senza sosta il mondo dell’edilizia. Quanto accaduto oggi è l’ennesimo campanello d’allarme che non possiamo ignorare. Il tema della sicurezza nei cantieri non può più essere affrontato solo dopo l’ennesima tragedia. Serve un piano straordinario nazionale che metta al centro la tutela della vita di chi lavora. Basta vittime sul lavoro. Le istituzioni, le imprese e tutti gli attori del sistema devono assumersi le proprie responsabilità. Non si può morire per guadagnarsi da vivere. Ribadiamo con forza la necessità di potenziare i controlli, applicare rigorosamente le normative esistenti, e investire seriamente nella formazione continua dei lavoratori e dei responsabili della sicurezza nei cantieri. La prevenzione deve diventare il pilastro su cui si fonda ogni attività produttiva. Ogni morte sul lavoro – conclude la nota – rappresenta una sconfitta collettiva. Non possiamo più accettare che i cantieri si trasformino in trappole mortali. È tempo di agire, e di farlo subito”.