Il “Natale a Nesima” celebra la vita e promuove la genitorialità
In cantiere due progetti: la “Scuola della Nascita” e l’ambulatorio dedicato ai casi di abuso sui minori
La nascita è un evento centrale e unico dell’esperienza umana. È da sempre un momento di grande gioia per tutta la famiglia e la comunità. Il viaggio della gravidanza – che conduce alla meta della nascita – rappresenta un percorso straordinario per la madre e per il padre, così come l’esperienza della genitorialità, che responsabilizza tutti noi nei confronti della vita. Lo sa bene Claudia Maria Rita D’urso, che ieri pomeriggio (20 dicembre) – a soli quattro giorni dal parto – ha presenziato alla ventunesima edizione del “Natale a Nesima” con i suoi dieci figli (messi al mondo in vent’anni), trasferendo un messaggio – in controtendenza rispetto a questa contemporaneità – legato alla gioia della fertilità, al valore del sacrificio, alla maternità quale dono.
L’evento che si è svolto al Garibaldi Nesima, ideato nel 2004 dal prof. Giuseppe Ettore e dall’allora direttore generale dell’Arnas Garibaldi Francesco Poli, ha un obiettivo: potenziare la rete di sostegno che protegge la maternità e raccontare storie di felicità, ma anche di forza e coraggio nell’affrontare le criticità che molte volte si presentano durante un percorso così delicato e complesso.
L’edizione numero 21 – che ha seguito la cerimonia istituzionale per il ventennale – è stata una festa non solo per il presidio etneo, ma per tutta la città: un appuntamento fisso nell’agenda dei catanesi, soprattutto per tutte quelle famiglie che scelgono di far nascere i propri figli a Nesima. «Il personale del Dipartimento Materno Infantile ogni anno vuole festeggiare proprio i bambini: questo rappresenta per tutti noi un dovere ma anche una spinta a fare sempre meglio, a garanzia dei migliori risultati per una nascita in sicurezza – ha affermato il prof. Ettore, direttore del Dipartimento – Si rinnova con la nascita il significato più profondo della vita, che ormai da anni ha assunto, tra pandemia e conflitti, il vero valore della Rinascita». Sono stati 2212 i bambini nati nel 2024 all’Ospedale di Nesima, ma si guarda già al futuro: «Quando nasce un bambino al “Garibaldi Nesima”: nasce un nuovo cittadino a Catania. Tutta la Città lo saluta e lo accoglie – ha affermato Giuseppe Giammanco, direttore generale Arnas Garibaldi – la genitorialità oggi deve essere una responsabilità della società e delle istituzioni, che devono sostenere il welfare familiare». «Oggi in Italia si fanno pochi figli: purtroppo non è solo una questione economica, ma soprattutto culturale», ha aggiunto il direttore generale Mauro Sapienza.
Durante il pomeriggio si sono susseguite le esibizioni di Siria Caiazzo, Carmelo Caccamo, Valeria Fisichella e Pietro Agnello e i ragazzi della Scuola Diaz. Poi via alle premiazioni di: Isabel Di Stefano (1° nato 2024), Marta Ingrassia (la nata di peso maggiore: 4520g), Benedetta Maria Finocchiaro e Vittoria Marchese (nate premature e assistite con amorevole cura). E ancora, i riconoscimenti per le mamme coraggio, per i casi seguiti dalla neonatologia, dalla chirurgia, dalla rianimazione e dalla pediatria, per i medici, gli infermieri e le ostetriche dell’Arnas. Emozionante il momento del riconoscimento per l’Associazione Italiana Persone Down e per i colleghi del Centro Cardiologico Pediatrico del Mediterraneo Ospedale di Taormina, a dimostrazione della reale collaborazione tra aziende e professionisti.
«Due i progetti ai quali stiamo lavorando – ha aggiunto il prof. Ettore – con “La Scuola della Nascita” organizzeremo cicli di incontri con i genitori su temi quali il percorso delle donne all’interno dell’ospedale, il controllo del dolore, il ruolo del partner e della donazione del sangue cordonale. L’altro progetto al quale teniamo molto è la creazione di un ambulatorio dedicato agli abusi contro il minori, che vedrà il contributo di tutte le divisioni del nostro Dipartimento».