Ucraina, Johnson “C’è un rischio stanchezza, ma l’Occidente è unito”
UK Prime Minister Boris Johnson leaves 10 Downing Street ahead of Prime Minister’s Questions in the House of Commons as the country is shaken by railway strikes.
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Pictured: Boris Johnson
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ROMA (ITALPRESS) – “C’è il rischio di una stanchezza sull’Ucraina, che la gente non riesca a vedere che questa è una battaglia vitale per i nostri valori, per il mondo. I costi dell’energia, la spinta dell’inflazione, i prezzi del cibo stanno avendo un impatto sulla fermezza delle persone, ma questo non sta avendo un impatto sulla fermezza del Regno Unito”. Lo afferma in un’intervista al Corriere della Sera il primo ministro britannico Boris Johnson.
“Crediamo che si debbano aiutare gli ucraini a ottenere una capacità di resistenza strategica, devono continuare ad andare avanti – aggiunge -. Ma non possiamo essere più ucraini degli ucraini, è la loro crisi, loro devono decidere cosa vogliono fare. Ma è assolutamente chiaro, se vai lì e parli con gli ucraini, con Zelensky, che loro non cederanno territori in cambio della pace, non faranno un cattivo accordo. Non vogliono essere forzati a un negoziato, non acconsentiranno a un conflitto congelato nel quale Putin è in grado di continuare a minacciare ulteriore violenza e aggressione. Il territorio ucraino deve essere restaurato, almeno nei confini prima del 24 febbraio, la sovranità e la sicurezza dell’Ucraina devono essere protette. E dunque sì, c’è una stanchezza, ma è qualcosa che dobbiamo affrontare, dobbiamo continuare a perorare la causa col nostro elettorato e le nostre popolazioni. Ma trovo che l’unità dell’Occidente sia ben più evidente delle divisioni”.
– foto agenziafotogramma.it –
(ITALPRESS).
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