Vito lascia in polemica Forza Italia e si dimette da deputato

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Roma, piazza San Giovanni, manifestazione dei sindacati confederali, in risposta all’attacco fascista della settimana scorsa alla sede della CGIL da parte dei fascisti di Forza Nuova. In foto Elio Vito politico italiano, deputato alla Camera dal 1992, dove ha ricoperto gli incarichi di Capogruppo di Forza Italia dal 2001 al 2008 e Presidente della 4ª Commissione Difesa della Camera dal 2013 al 2015. (Roma – 2021-10-16, Claudio Sisto) p.s. la foto e’ utilizzabile nel rispetto del contesto in cui e’ stata scattata, e senza intento diffamatorio del decoro delle persone rappresentate
ROMA (ITALPRESS) – “Signor presidente della Camera dei deputati, a seguito della mia decisione di lasciare Forza Italia, il partito nelle cui liste sono stato eletto, rassegno le mie dimissioni dal mandato parlamentare. Mi auguro che questa decisione possa contribuire ad aiutare le giovani ed i giovani del nostro Paese a ritrovare il senso della fiducia nelle Istituzioni, nel Parlamento e più in generale nella politica”. Così, in una lettera inviata al presidente della Camera, Roberto Fiuco, e pubblicata su Twitter, Elio Vito annuncia la sua volontà di lasciare Forza Italia dimettendosi da deputato. Poi, spiega le sue motivazioni: “Forza Italia in questi ultimi mesi ha messo in atto e promosso la pratica deteriore del trasformismo, alimentando cambi di partito e di gruppo non motivati da ragioni ideali, valoriali, politiche ma da meri interessi personali, elettorali, di voti, di preferenze”. Vito non risparmia le critiche: “La sua classe dirigente si è chiusa in una gestione accentrata ed esclusiva del potere e le voci critiche sono state messe al bando, silenziate ed escluse dagli strumenti di comunicazione. Ho sperato, ho cercato, ho creduto che fosse ancora possibile una fase di confronto e discussione, un cambiamento all’interno del partito. Sono accadute, invece, due altre cose molto gravi che mi rendono impossibile continuare a militare in Forza Italia. La prima riguarda le affermazioni di Berlusconi sull’aggressione russa dell’Ucraina che se da una parte sono state formalmente di condanna, dall’altra sono state elogiative di Putin, critiche verso le leadership occidentali e di comprensione verso presunte ragioni della Russia. Da ultimo l’apparentamento a Lucca per il ballottaggio con formazioni estremistiche di destra. Signor presidente – termina Vito – per far riavere fiducia nella politica serve una buona politica, onesta, trasparente, leale incentrata su un confronto non ideologico, non animato da odio, da pregiudizi ma dal rispetto, dalla volontà di risolvere i problemi, di realizzare i diritti civili e sociali. Signor presidente Fico, ho questa lettera di dimissioni per rendere pubbliche le mie ragioni. Non ho la potenza di giornali e televisioni, potenza che non dubito continuerà a essere usata. Ma resta e resterà la libertà, l’orgoglio, la dignità di avere servito il mio Paese e di avere difeso le mie idee. Buona politica”.(ITALPRESS).-foto agenziafotogramma.it-
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