Amadeus torna all’Arena di Verona e sogna di portare Mina a Sanremo

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Roma, sede Rai Mazzini, presentazione trasmissione tv “Una serata di stelle per il Bambino Gesù”. Nella foto: Amadeus (Roma – 2019-11-14, Marco Provvisionato / ipa-agency.net)

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ROMA – Squadra che vince non si cambia ma… si allarga. Almeno nel caso di “Arena ’60 ’70 ’80” che, forte del successo dello scorso anno, torna all’Arena di Verona con una serata in più e un decennio in più. Quello che il pubblico (dal vivo il 12, 13 e 14 settembre e su Raiuno il 17 e 24 settembre e il 1° ottobre) vedrà si intitolerà, infatti, “Arena ’60 ’70 ’80 e… ’90” e prevede le esibizioni di una cinquantina di artisti italiani e internazionali spalmate, appunto, su tre serate. Alla guida c’è ancora Amadeus che, dell’evento (prodotto da Arcobaleno Tre), è anche ideatore: «Avremo un cast importante che realizzerà una compilation di brani che quelli della mia età hanno apprezzato ma che anche i giovani conoscono grazie ai social – racconta il conduttore – Abbiamo aggiunto gli anni ’90 perchè sono anch’essi iconici. Ciascuno di questi decenni ha canzoni che fanno parte della storia della musica italiana e gli artisti interpreteranno almeno due brani. Si canterà e si ballerà molto».E lo si farà all’Arena di Verona con capienza piena (sono già stati venduti 17 mila biglietti fanno sapere dall’organizzazione) e lo si farà, è la speranza di Amadeus & co, anche a casa: «Sono quarant’anni di musica che ci appartengono e raggruppano un target che va dai ragazzi ai nonni, è una serata per famiglie. Tre serate di grande festa, un grande show indimenticabile» assicura. E snocciola qualche nome: tra le star internazionali sono già confermati Frankie Goes To Hollywood (“Relax”), Gloria Gaynor (“I will survive”), Bonnie Tyler (“Total Eclipse of The Heart”), Paul Young (“Love of the Common People”), Richard Sanderson (“Reality”), gli Aqua (“Barbie Girl”) e Snap! (“The Power”); tra gli italiani troviamo Ornella Vanoni (“L’appuntamento”), Rita Pavone (“Il ballo del mattone”) e Gianluca Grignani (“Destinazione Paradiso”). Altri nomi, naturalmente, si aggiungeranno nei prossimi giorni: «Una canzone ha successo quando si incolla a noi. Quelle di “Arena” sono tutte così, a volte basta semplicemente rispolverarle. Non abbiamo la pretesa di far tornare in classifica i pezzi ma far capire che sono tutti grandi artisti e che rimangono tali, nonostante il passare degli anni». L’esperimento “Arena” sarà riproposto anche nella serata dedicata alle cover del Festival di Sanremo 2023: «Avremo la serata anche quest’anno ma con un decennio in più. Gli artisti potranno scegliere il brano tra i decenni ’60 ’70 ’80 e ’90. Avranno anche la possibilità di essere accompagnati da un artista e sarebbe bello che qualcuno volesse l’artista che ha cantato la canzone originariamente». Rimanendo in tema Sanremo, inevitabile parlando di musica con Amadeus, qualcuno cita le voci che vorrebbero il conduttore al lavoro nella mission impossibile di riportare sul palco dell’Ariston niente meno che Mina: «Chiunque ha questo sogno impossibile. Personalmente farei di tutto, anche filmarla con il cellulare da lontano. Ma non c’è un progetto vero e proprio, c’è solo un desiderio». -foto agenziafotogramma.it-(ITALPRESS).

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