Draghi: “A Versailles un successo, mai vista l’Ue così compatta”

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PARIGI (FRANCIA) – “Questo Consiglio europeo è stato un successo, raramente ho visto l’Unione europea così compatta, specialmente nella discussione di ieri c’era uno spirito di solidarietà su tutti gli argomenti trattati che non credo di ricordare nei tanti consigli a cui ho partecipato”. Così il presidente del Consiglio, Mario Draghi, al termine del vertice informale Ue a Versailles con energia, difesa, situazione macroeconomica come temi in agenda. “La risposta alla situazione energetica è fondata su 4 pilastri. Il primo è la diversificazione, in due sensi: innanzitutto quello nei confronti di altri fornitori di gas rispetto al gas russo. Su questo noi abbiamo già cominciato a lavorare, l’altra direzione della diversificazione è quella della sostituzione di fonti fossili con rinnovabili, questa è l’unica strada su cui contare nel lungo periodo, ma occorre fare molto di più ora in questa situazione per aumentare visibilmente gli investimenti in quest’area. Il secondo pilastro – ha proseguito – è quello di introdurre un tetto ai prezzi del gas. Questo è un argomento molto complesso, Io credo che qualche effetto importante lo possa avere. Il terzo pilastro, in parte connesso a questo, è come staccare il mercato dell’energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili dal mercato del gas. Il quarto punto è la tassazione degli extra profitti delle società elettriche, ed è molto importante che la Commissione l’abbia riconosciuto nella sua comunicazione di qualche giorno fa”.Sulla difesa il premier Draghi ha spiegato che c’è stata una discussione breve ma interessante: “Quello che ha citato Josep Borrell, un dato interessante, è che l’Unione Europea spende per la Difesa tre volte quello che spende la Russia. Francamente è un dato che mi ha sorpreso, pensavo fosse molto meno. Quello che noi dobbiamo ora raggiungere è un coordinamento di gran lunga migliore di quello che c’è oggi”. Per quanto riguarda la situazione macroeconomica Draghi ha spiegato come questo sia un momento di grande incertezza, “non si può dire che l’economia vada male perché l’Europa continua a crescere. Nello stesso tempo questa incertezza suggerisce preoccupazioni per il futuro e quindi detta quella che è l’agenda di politica economica per i prossimi mesi. Qui bisogna tener presente una cosa, i bisogni finanziari dell’Unione Europea per rispettare gli obiettivi di clima, gli obiettivi di difesa e una politica dell’energia sono molto grandi”. (ITALPRESS)

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