Malagò: “Il caso Arianna Fontana va risolto nell’interesse di tutti”

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MILANO – La pioggia di medaglie azzurre tra le Olimpiadi estive di Tokyo e quelle invernali di Pechino ha mostrato tutto il valore dello sport italiano, successi e piazzamenti che hanno visto le spedizioni azzurre protagoniste nelle due rassegne a cinque cerchi. Un motivo in più per guardare con ottimismo sia ai Giochi di Parigi 2024 che, soprattutto, a quelli invernali di Milano-Cortina 2026. Ne ha parlato con legittimo orgoglio anche il presidente del Coni Giovanni Malagò a San Siro, al termine della Giunta Nazionale che si è tenuta all’Allianz Tower di Milano, con il budget destinato agli atleti saliti sul podio a Pechino che è stato piacevolmente alzato dopo le 17 medaglie conquistate (il totale è di due milioni e 844 mila euro, 180 mila euro per l’oro, 90 mila euro per l’argento e 60 mila per il bronzo). Malagò ha anche aggiunto che, dato lo scenario bellico in Ucraina, per i Giochi di Parigi potrebbero mancare alcune nazioni, ipotesi che però non vuole prendere in considerazione per quelli in Italia: “Mancano quattro anni al 2026, bisogna essere ottimisti, anche se dati i tempi si fa fatica a pensarlo”. San Siro, che nel pomeriggio ha ospitato il Consiglio Nazionale, sarà teatro della cerimonia di apertura dei Giochi di Milano-Cortina, e per l’occasione presentava le gigantografie dei più importanti atleti italiani reduci da Pechino. Ironia della sorte, dietro Malagò campeggiava quella di Arianna Fontana, ai ferri corti con la Fisg: “Una situazione che va risolta – ha detto il numero uno del Coni -, credo ci si debba incontrare, soprattutto la federazione, che è l’interlocutore istituzionale e totale del comitato olimpico, e Arianna, che però è Arianna, la più grande di tutti i tempi. Nell’interesse di tutti bisogna trovare un modo di convivere il più possibile felicemente. Sono convinto che si troveranno tempi e parole nell’interesse dello sport italiano e soprattutto di Milano-Cortina”. (ITALPRESS)

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