Quirinale, Caruso: “La rielezione di Mattarella certifica l’indebolimento dei leader politici”

0

Benedetto Caruso

La rielezione del Presidente Mattarella e le conseguenze politiche che da essa scaturiranno, non possono lasciarci indifferenti o disinteressati; quanto avvenuto, infatti, ci offre alcuni spunti piuttosto interessanti, dai quali partire per provare a elaborare una opportuna riflessione.
La prima conseguenza di quanto accaduto, è l’indebolimento dei leader politici. Di tutti i partiti, movimenti o gruppi che siano. Dopo avere assistito e forse subito, l’ostentazione della leadership da parte di politici che pensavano di contare qualcosa, che si illudevano di guidare eserciti allineati e coperti, che credevano ( e forse ci hanno fatto credere) di poter esercitare un potere su uomini e donne che, invece, nell’esercizio delle loro funzioni, non sempre sono disposti ad alienare le proprie libertà di pensiero, di parola o di espressione, ci siamo accorti che all’atto pratico non è più così.
La deriva delle leadership ha certificato che nessuno segretario di partito, nessun capo politico, può dirsi certo di controllare le proprie strutture o i propri sottoposti.
Inoltre l’attenzione mediatica, soprattutto quella dei Social, risalta questo tipo di situazione ed enfatizza il ruolo dell’individuo (apparentemente) libero, autonomo e indipendente.
Questo vuol dire che se da un lato si corre il rischio di una indisciplinata appartenenza e di una identità politica priva di regole, dall’altro, forse, bisogna ritenere tutto ciò il prezzo da pagare per una riorganizzazione dell’assetto politico e del sistema dei partiti.
La seconda sottolineatura la si può dedicare alla fine del bipolarismo, almeno per come lo abbiamo visto consolidarsi in questi ultimi anni.
Le alleanze che ne hanno determinato i connotati, di fronte ad obiettivi e interessi differenti, non hanno retto, né da una parte nè dall’altra ed hanno dimostrato quanto sia difficile tenere insieme forze con storie politiche diverse, con valori e principi nettamente distanti tra loro. Ma poiché in un futuro ormai prossimo (nel 2023 si voterà per le politiche), mancherà il collante che ha favorito queste pseudo alleanze (crisi sanitaria, sociale ed economica), è ragionevole pensare che tenere insieme queste forze sarà praticamente impossibile.
Infine la terza sottolineatura riguarda l’occasione, unica e forse irripetibile, che si sta presentando per i movimenti di ispirazione cattolica.
Se da un lato i cambiamenti politici, sociali e culturali, determineranno, prendiamone atto, il superamento del bipolarismo attuale, è evidente che si apre una partita al centro, che a questo punto può diventare un importante “contenitore” da riempire con quei “contenuti” che da sempre ispirano il “cattolicesimo politico”.
Sia chiaro, non si tratta di invocare il partito unico dei cattolici italiani, ma la realizzazione di un “campo largo” entro il quale fare convergere quelle forze che si ispirano a valori comuni, come il cattolicesimo democratico, il popolarismo europeo, il moderatismo e il cattolicesimo sociale, che non trovano adeguata condivisione e che non ispirano visioni comuni, né a destra né a sinistra.
Il tempo è propizio per l’esercizio di una responsabilità tipica ed appartenente a quanti, ispirati dalla dottrina sociale della chiesa, possono e debbono tornare ad essere rilevanti nello scacchiere socio-politico italiano; c’è bisogno di tornare ad animare uno spazio che ormai da troppo tempo appare trascurato. L’occasione è unica. Bisogna avere il coraggio di scelte innovatrici, di concretezza, di un nuovo umanesimo della politica.

Banner Rag Giuseppe Pannullo

Benedetto Caruso
Presidente Diocesano Azione Cattolica Monreale

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *