Sala delle Lapidi occupata, Cisl: “Ribadiamo la richiesta di responsabilità”

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“Il gesto di occupare Sala delle Lapidi da parte della minoranza del consiglio che però oggi sostiene il sindaco, è certamente una manifestazione da considerare con grande rispetto perché accende i riflettori contro lo stallo del consiglio comunale che continua a non approvare il piano triennale delle opere pubbliche. Se si analizza dal punto di vista politico, però, anche la scelta della maggioranza che oggi è opposizione al sindaco, di esprimere il dissenso facendo mancare il numero legale per le sedute del consiglio, è un atto tipico della contrapposizione politica. Il punto è che l’argomento scelto per acuire queste differenze in questo caso è  fortemente strategico per il futuro di una città ormai allo sbando”. Ad intervenire cosi è il segretario generale Cisl Palermo Trapani Leonardo La Piana. “Allora ribadiamo la nostra richiesta di Responsabilità: alla maggioranza che oggi è opposizione di rivedere le proprie posizioni e consentire al consiglio comunale di procedere in tempi brevissimi al varo del piano triennale delle opere pubbliche, se è il caso anche con le modifiche necessarie; al sindaco e alla sua giunta di prendere atto del fatto che la condizione politica vissuta oggi è completamente diversa da quella di inizio mandato e che dunque serve mettere in campo una forte capacità di ascolto e dialogo per il bene della città”. “Tutto ciò in un momento cruciale per le amministrazioni comunali, come ribadito ieri dal presidente del Consiglio Draghi rivolgendosi ai sindaci, e parlando del PNRR precisando che il Piano è nelle mani dei primi cittadini. Questo non fa altro che aumentare le nostre preoccupazioni. Se l’amministrazione comunale di Palermo non riesce a portare avanti da anni ormai uno strumento ordinario fondamentale per il futuro della città, come potrà gestire lo straordinario che viene dal Piano di Ripresa e Resilienza?”. La Piana conclude “se così non sarà, se non si procederà con responsabilità e innovazione, a pagarne il prezzo carissimo saranno i nostri giovani, le tante famiglie in difficoltà, i disoccupati che non vedono futuro e questo è il momento giusto per agire affinché tutto questo non accada”.

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