Tangente da 50 mila euro per un evento musicale proposta al segretario di Manlio Messina: rifiuto e denuncia

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Manlio Messina e Raoul Russo

Una tangente da 50 mila euro per un evento musicale. Sarebbe stata la somma offerta da un intermediario all’assessore regionale siciliano al Turismo Manlio Messina che, però, non solo ha rifiutato la mazzetta ma ha denunciato tutto e incastrato i mandanti e l’intermediaria. I fatti risalgono all’aprile del 2021 quando un’intermediaria ha contattato il capo segreteria particolare di Manlio Messina, il coordinatore provinciale di Fdi Raoul Russo. Avrebbe proposto un progetto per un evento importante, che prevedeva una sponsorizzazione della Regione per 500mila euro. L’intermediaria avrebbe proposto verbalmente una tangente da 50mila euro. Ma il capo della segreteria particolare e Manlio Messina hanno rifiutato la tangente.

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In un tweet l’assessore regionale Ruggero Razza sottolinea che “quasi ignorato dai media nazionali il gesto doveroso e coraggioso di Manlio Messina e Raoul Russo. Ha ragione chi dice che la Sicilia fa notizia solo quando può essere mascariata”.

Il governatore Nello Musumeci esprime a Messina “piena condivisione della sua scelta di informare immediatamente gli inquirenti dei fatti occorsi. Governare le istituzioni con trasparenza – dice il presidente della Regione – è la precondizione per garantire sviluppo alla nostra Isola e rassicurare quanti vedono nella Sicilia una possibile meta di investimenti. Lo impone anche il sistema di valori con cui più generazioni sono state educate alla buona politica”.

“Il grande circo mediatico, tanto caro alla sinistra – commenta polemicamente la presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni – su questo episodio preferisce tacere. Probabilmente perché scomodo a una certa narrazione che mira solo a demonizzare il nostro partito. Fratelli d’Italia ha sempre fatto della legalità la sua bandiera: se ne facciano tutti una ragione”.

“Non avrei voluto fare nessun post – scrive Manlio Messina su Facebook – su questa vicenda tanto meno renderla pubblica per evidenti motivi riguardanti l’indagine in corso. Ma uscita la notizia voglio solo ribadire quanto dichiarato ai giornali, e cioè che io e il mio staff, con il mio capo della segreteria Raoul Russo in testa, abbiamo solo fatto ciò che era nostro dovere fare. Potrebbe sembrare una frase fatta, ma la realtà è che quando ad aprile abbiamo denunciato l’accaduto agli organi competenti lo abbiamo fatto consapevoli che fosse l’unica strada possibile per chi amministra la cosa pubblica. Per noi l’unica strada che paga è quella cosparsa di onestà e serietà”.

“Oggi sono stato sommerso da numerosi messaggi e attestati di stima, di cui vi ringrazio, riguardante una mia denuncia per un tentativo di corruzione subita – scrive sul proprio profilo di Facebook Raoul Russo. Non entro nel merito dell’inchiesta per ovvi motivi. Sono rimasto sorpreso di tanto stupore e della considerazione di eccezionalità di un gesto che considero “normale”, per chi ha responsabilità politiche e amministrative. La legalità e l’onestà hanno da sempre rappresentato le ragioni di un impegno sociale e politico, che tento di perseguire quotidianamente con coerenza. Anni di militanza e di fiaccolate in memoria di Paolo Borsellino, mi hanno insegnato l’amore e il rispetto per l’Italia e le istituzioni che ho servito. Amore e rispetto che con umiltà, cerco di attualizzare ogni giorno”.

“In un Paese come l’Italia in cui le tangenti sono state e sono prassi quotidiana, l’esempio dell’assessore regionale del turismo, dello sport e dello spettacolo Manlio Messina e di Raoul Russo, capo della segretaria particolare, costituiscono l’esempio di una classe politica che amministra capace di denunciare con coraggio e senza indugi il tentativo di corruzione che ancora oggi viene praticato con disinvoltura da chi pensa di poter “oliare” i meccanismi a suon di denari”. Lo dice Elvira Amata, capo gruppo di Fratelli d’Italia all’Ars, che aggiunge: “La decisione di denunciare tutto ai carabinieri di Messina e di Russo deve essere presa ad esempio da tutta la politica chiamata ad amministrare i fondi pubblici e sia un monito per quanti ritengono di poter agire indisturbati alla vecchia maniera. Non possiamo che essere fieri di un assessore regionale di Fratelli d’Italia che ha deleghe molto importanti e che in questi due anni di pandemia ha sempre agito a tutela del settore turistico, dello spettacolo e dello sport che hanno tanto sofferto”. 

“Il mio plauso all’assessore regionale del Turismo, Manlio Messina, e al capo della segreteria particolare, Raoul Russo che, con il loro operato, hanno dimostrato come la correttezza sia un elemento imprescindibile della politica di Fratelli d’Italia”. 

Così Rossana Cannata, deputata regionale di Fratelli d’Italia, che aggiunge: “Da vicepresidente della commissione Antimafia e anticorruzione, inoltre, sostengo appieno la scelta di denunciare perché, nella politica come in qualsiasi altro ambito, il coraggio e la schiena dritta sono la bussola del giusto modo di agire”.

“È questa la Sicilia che ci piace. È questa la classe politica che vogliamo. Coerente, determinata, coraggiosa, onesta. Dopo anni in cui tangenti e corruzione sono state al centro della cronaca – aggiunge la parlamentare – oggi è la denuncia del malaffare a essere notizia. E non possiamo che essere fieri ed orgogliosi dell’assessore di Fratelli d’Italia che, con il suo gesto, ha lanciato un monito inequivocabile: non si torna indietro, non c’è più spazio per equivoci, non è più tempo di lusinghe. È il momento di lavorare per la Sicilia – conclude l’on. Rossana Cannata – e per i siciliani, come ha dimostrato con i fatti l’assessore Messina”.

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