Padre Pino Puglisi. Il ricordo del sindaco Leoluca Orlando e dei consiglieri comunali del M5s
“L’esperienza umana e pastorale di padre Pino Puglisi guida il percorso di rinascita della città. Un’esperienza interrotta dalla violenza mafiosa ma non per questo più debole. Un’esperienza che oggi continua a camminare sulle gambe di tante donne e uomini che ogni giorno s’impegnano per affermare legalità e diritti. Padre Pino Puglisi, persona straordinariamente normale, ha trasformato un atto di morte in un atto di vita. Se siamo migliori, se Palermo è una città migliore, lo dobbiamo anche al suo sacrificio. In anni bui, nei quali specialmente nella Chiesa in tanti erano asserviti al potere mafioso, è stato testimone coraggioso di speranza e cambiamento, ha coniugato grande impegno civile e cammino di fede. Il suo martirio non è stato vano”.
Lo ha detto il sindaco Leoluca Orlando nel giorno del 28esimo anniversario della morte di padre Pino Puglisi.
I consiglieri del Movimento 5 Stelle: Viviana Lo Monaco, Antonino Randazzo e Concetta Amella in una nota evidenziano l’alto profilo di Padre Puglisi: “Nel giorno del 28° anniversario del suo barbaro assassinio, rivolgiamo un commosso pensiero a Don padre Pino Puglisi che con la sua opera pastorale, il suo modo di accogliere ed amare, fino al sacrificio della propria vita, ha contribuito al cambio culturale di questa città, ponendosi ancora oggi come significativo esempio a difesa del bene, della legalità e della cultura antimafiosa. Padre Pino Puglisi ci ha lasciato in eredità il tracciato di un percorso iniziato ma che
ciascuno di noi deve ogni giorno impegnarsi a portare avanti con il proprio esempio, senza alcun indugio, senza mai abbassare la guardia. In tale scenario, consapevoli della responsabilità di custodire e non vanificare questa memoria, come rappresentanti dei cittadini nelle istituzioni, riteniamo assuma un valore imprescindibile l’inserimento nel piano triennale delle Opere Pubbliche del Comune di Palermo dell’asilo nido “I piccoli di Padre Pino Puglisi”, da realizzare nel quartiere di Brancaccio. Perché la scuola è e resterà sempre un baluardo di difesa della cultura antimafiosa”.