Caccia. Palmeri: “Governo si adegui immediatamente”. Figuccia: “La sospensione un danno all’ambiente”
“Il provvedimento del Presidente del TAR Catania che ha sospeso il calendario venatorio da oggi al 2 ottobre è un risultato importante che segna la sconfitta della scelta del Governo Musumeci di ignorare gli appelli venuti da più parti per il rinvio della caccia e di ignorare il buon senso e dare un po’ di respiro al territorio ed alla fauna siciliani, martoriati da incendi e siccità. E’ anche la conferma che alcune delle specie inserite nel calendario non possono in alcun modo essere cacciate, in alcun periodo, come giustamente era stato segnalato dalle associazioni e da interventi parlamentari”.
Lo dichiara Valentina Palmeri, deputata regionale dei Verdi, che sull’argomento ha anche sottoscritto, con altri deputati del M5S e da Claudio Fava, un “invito a provvedere” rivolto all’Assessore e al Direttore dello sviluppo rurale e territoriale.
“Ci aspettiamo che oggi stesso – prosegue Palmeri – senza atteggiamenti e comportamenti dilatori se non illegittimi, il Governo, per mano dell’Assessorato competente, notifichi a tutti gli organi ed
enti interessati l’avvenuta sospensione, visto che per altro il Decreto del Presidente Savasta è pubblicato sul sito della Giustizia Amministrativa ed è immediatamente esecutivo”.
Per la deputata dei Verdi “siamo di fronte ad un provvedimento dell’autorità giudiziaria che non può essere né ignorato né disatteso e chi lo facesse si renderebbe autore di ben più gravi e perseguibili
comportamenti”.
“La.decisione del Tar di Catania, a seguito del ricorso di WWF Italia, Legambiente Sicilia, LIPU Birdlife Italia, LNDC Animal Protection ed ENPA, di sospendere l’apertura della caccia non risulta ad oggi notificata all’assessorato – sottolinea Vincenzo Figuccia, deputato regionale della Lega e coordinatore provinciale del partito a Palermo – .
“Ritengo – aggiunge Figuccia – che in assenza di fatti nuovi il calendario dovrebbe rimanere in vigore, fatta eccezione al massimo per la parte oggetto della sospensiva. L’ispra deve comprendere che la presenza dei cacciatori può rappresentare solo un fattore di tutela dell’ambiente, nella “particolare situazione emergenziale del territorio siciliano occasionata da diffusi incendi sviluppatisi nel periodo estivo”.
“I provvedimenti della regione dovranno essere presi cercando di armonizzare la figura del cacciatore nel progetto di rilancio della vocazione naturalistica e turistica della Sicilia. Si lasci in pace il calendario venatorio e si prenda atto che i cacciatori rappresentano un patrimonio fondamentale nella logica della prevenzione e del rispetto dell’ambiente. Proprio in queste settimane – conclude Figuccia – i cacciatori hanno pagato le tasse e sono stati consegnati i tesserini. Non si può fermare tutto improvvisamente”.