Miccichè: “Io la sfiducia a Orlando non la voterei”. Caronia: “Che differenza con il Micciché del 1997”
“Su questa sfiducia ad Orlando io non sono d’accordo, ma non perché non sarebbe necessario cambiare sindaco ma perché tanto si cambia fra un anno. Sfiduciato il sindaco sarebbe nominato un commissario, e i commissari raramente sono stati grandi amministratori, ma saremmo costretti a trovare immediatamente un candidato capace e non è semplice. Stiamo, invece, programmando un percorso con un ragionamento serio. Tra l’altro bisogna vedere quali soluzioni troverà la politica a livello nazionale, regionale e locale. Inoltre la sfiducia comporterebbe di anticipare solo di sei mesi le elezioni e non comprendo quali guadagni ci sarebbero per la città. Chi l’ha presentata avrà le sue ragioni ma io non la voterei”.
Lo ha detto il Commissario regionale di Forza Italia, Gianfranco Miccichè, nel corso della trasmissione “Face to Face” in streaming su “il Moderatore”.
“Tutto avrei potuto immaginare di vedere nella mia esperienza politica, ma non Gianfranco Micciché che scende in campo per difendere la permanenza di Leoluca Orlando nella carica di sindaco di Palermo. Quanta acqua è passata sotto i ponti dal 1997!” – tuona l’ex azzurra Marianna Caronia, uscita da Forza Italia criticando i vertici del partito che praticano un’opposizione “morbida” nei confronti di Orlando.