Sfiducia a Giusto Catania: tensioni al Comune di Palermo
“Una risata vi seppellirà”. E’ il tweet dell’assessore alla Mobilità Giusto Catania dopo avere ricevuto la sfiducia approvata ieri sera dal Consiglio comunale di Palermo con 21 favorevoli, 1 astenuto (il presidente del Consiglio comunale Totò Orlando) e nessun voto contrario.
Le fibrillazioni all’interno della giunta Orlando dopo le vicende che hanno coinvolto gli assessori Mattina e Prestigiacomo, non sembrano attenuarsi. E’ innegabile che questo ultimo scorcio del mandato di Leoluca Orlando sembra essere molto “travagliato” e senza una strategia politica per il futuro della città.
“Il consiglio ha sfiduciato il peggiore tra gli assessori del Sindaco Orlando, ossia Giusto Catania – tuona il capogruppo della Lega a Sala delle Lapidi Igor Gelarda -. La sfiducia all’assessore è un atto politico importante e le contestazioni vanno da una ztl incomprensibile e dannosa, alla incapacità assoluta sulla gestione del traffico della città più trafficata d’Italia, ai ritardi sul prg e tanto altro. Un assessore veramente coscienzioso, che si rende conto che l’organo eletto dai cittadini palermitani lo ha sfiduciato dovrebbe dimettersi immediatamente- dichiara il capogruppo della Lega Igor Gelarda . Vuol dire che non gode più del favore della città. Dopo la sfiducia a Giusto Catania sarà la volta di altri, tra cui Fabio Giambrone, vicesindaco e delfino Leoluca Orlando. Saranno tutti gli assessori, a turno, essere sfiduciati e poi si arriverà alla sfiducia del sindaco. Saranno tutti chiamati, davanti ai cittadini palermitani, per le responsabilità della loro cattiva gestione. Sfiduceremo tutti coloro che hanno sostenuto e che sostengono questo malgoverno di Leoluca Orlando. Palermo deve essere liberata- conclude Gelarda”.
“La maggioranza assoluta dei consiglieri comunali, 21 su 40, ha votato la mozione di sfiducia all’assessore Catania, il modo più incisivo per dire con estrema chiarezza: adesso basta, Orlando e compagnia stanno facendo più danni di un’orda barbarica, facciano le valigie e si tolgano dai piedi una volta per tutte”.
Lo afferma Sabrina Figuccia, consigliere comunale di Palermo della Lega, che prosegue: “Anche la stragrande maggioranza dei palermitani ne ha fin sopra i capelli dell’incompetenza e dell’incapacità del sindaco e dei suoi assessori, che collezionano disastri uno dietro l’altro: dai rifiuti al traffico automobilistico e buon ultimo lo scandalo dei fanghi tossici. Insomma, questi dieci anni di orlandismo hanno portato la città allo stremo, che, colpita dalla pandemia come tutto il mondo, sta ricevendo il colpo di grazia da chi siede sullo scranno più importante di Palazzo delle Aquile, anche quest’ultimo diventato il simbolo del pressappochismo con lavori che sarebbe dovuti partire da tempo e che invece sono fermi senza un vero perché. Per non parlare della condizioni delle aziende partecipate, molte delle quali rischiano di finire a gambe all’aria, come lo stesso Comune, la cui situazione economica ha tremare i polsi e che invece Orlando e compagni sembrano ignorare. Fino a quando sindaco ed assessori abuseranno della pazienza dei palermitani? Purtroppo, dopo oltre duemila anni tornano d’attualità le parole pronunciate da Cicerone contro Catilina, di cui Orlando sembra essere il successore”.
“Un segnale ed un voto politico che purtroppo il Sindaco non coglierà – dichiara Marianna Caronia continuando a raccontare una città che non esiste. Un voto che, mi auguro, ci porti alla sfiducia al primo cittadino per liberare presto Palermo da questa ormai insostenibile amministrazione”.
I consiglieri comunali di Sinistra Comune Barbara Evola, Fausto Melluso, Katia Orlando e Marcello Susinno rimandano gli attacchi ai mittenti: “La sfiducia all’assessore Catania votata in Consiglio Comunale è un atto propagandistico – dichiarano i consiglieri comunali di Sinistra Comune – approvato da una maggioranza dell’Assemblea in cerca spasmodica di visibilità per la campagna elettorale. Stupisce infatti che, avendo i numeri per sfiduciare il Sindaco e quindi l’intera Giunta, la nuova maggioranza del Consiglio preferisca votare atti inutili in quanto privi di valore obbligatorio, che vengono dopo le bocciature del bilancio consolidato e del piano triennale per le opere pubbliche. La nuova maggioranza cerca visibilità sfiduciando, per finta, gli Assessori, e abolendo, per finta, la ZTL confondendo i palermitani, ma deve anche assumersi la responsabilità politica delle conseguenze della mancata approvazione di atti che sta determinando la perdita di finanziamenti per il Comune di Palermo, ma anche l’impossibilità di stabilizzare il personale e di chiamarne di nuovo a tempo determinato. Rischiano ad esempio di rimanere bloccate anche opere strategiche come alcuni investimenti relativi al cimitero dei Rotoli, ma anche gli interventi di edilizia scolastica. Noi ieri siamo entrati in aula, d’accordo con la conferenza dei capigruppo, per approvare il bilancio consolidato: evidentemente qualcuno in cerca di visibilità – concludono – ha preferito inscenare un teatrino cui naturalmente ci siamo sottratti”.