Martedì mattina 1 giugno manifestazione giornalisti siciliani Assostampa-Fnsi davanti la prefettura di Palermo
La giornata clou martedì primo giugno, con mobilitazioni in contemporanea in diverse città d’Italia. A Firenze i giornalisti toscani si mobiliteranno davanti alla Prefettura e al Consiglio regionale, in via Cavour, alle 11, come annunciato dal presidente della Fnsi, Giuseppe Giulietti, dal presidente dell’Assostampa Toscana, Sandro Bennucci, dal presidente dell’Odg Toscana Carlo Bartoli, dal consigliere nazionale dell’Ordine dei giornalisti Luca Frati e dal tesoriere dell’Ordine della Toscana Giampaolo Marchini nel corso di una recente visita alle redazioni della Nazione, della Rai e del Corriere Fiorentino.
A Trento l’appuntamento è alle 9.30 nella corte interna di Palazzo Roccabruna dove si riuniranno i Consigli direttivi di Sindacato giornalisti del Trentino Alto Adige, Assostampa Trento e Bolzano, Ordine regionale, Articolo21 TAA e il comitato di redazione del Trentino. Al termine dell’incontro, una delegazione consegnerà un documento al Prefetto Sandro Lombardi, Commissario del governo per la Provincia Autonoma.
In Veneto la mobilitazione durerà due giorni. Il primo giugno, in centro a Verona, con un presidio all’insegna dell’informazione “bene comune”, e il 2 giugno a Venezia, nella sede del sindacato regionale e online, in occasione della Festa della Repubblica.
A Roma il presidio, dalle 11 alle 13, si terrà in piazza Santi Apostoli, di fronte alla prefettura. Anche nella Capitale i giornalisti manifesteranno per chiedere a governo e parlamento un “patto per l’articolo 21 della Costituzione”, per il diritto dei cittadini ad essere informati e per i diritti e la dignità del lavoro degli operatori dell’informazione.
Davanti alla prefettura, a Palermo, si ritroveranno, dalle 10.30 alle 12, anche i giornalisti siciliani.
Il presidio del Sindacato giornalisti abruzzesi si svolgerà a Pescara, in piazza Italia, con inizio alle 11.
A Milano giornalisti in piazza, alle 11, davanti alla prefettura di Milano per un flash mob al termine del quale, come nelle altre città d’Italia, una delegazione sindacale incontrerà i rappresentati delle istituzioni per consegnare un documento unitario con le rivendicazioni della categoria (riportato di seguito).