Ars, in commissione Sanità approvata risoluzione che obbliga il governo alla verifica dell’operato dei direttori generali o commissari delle aziende sanitarie
Durante la seduta di ieri in Commissione Sanità, è stata approvata all’unanimità una risoluzione che impegna il Governo ad effettuare entro il 30 giugno la verifica e il monitoraggio dei Direttori Generali e Commissari delle Aziende Sanitarie della Regione, nonché a superare, ove esistente, il regime Commissariale con l’avvio delle procedure per la nomina dei Direttori Generali.
“Il contratto prevede la verifica da parte dell’Assessorato alla Salute al termine dei due anni dall’inizio dell’incarico per ciascun Dirigente Generale dell’Azienda sanitaria. Data la situazione emergenziale e pandemica che stiamo vivendo, nonché le lamentele provenienti dai cittadini per quanto riguarda l’inefficienza e i disservizi presso le Aziende Sanitarie – afferma Carmelo Pullara, vicepresidente della Commissione Sanità – si è ritenuto intervenire, vista l’inerzia del governo, al fine di avviare i dovuti accertamenti, accertare ipotesi di mala gestione e di conseguenza le responsabilità. Inoltre si è ritenuto dover chiedere di fare uscire dal precariato le aziende commissariate, per due ordini di motivi. Il primo per consentire la programmazione, il secondo per liberare dal volere politico i commissari non protetti da un contratto almeno triennale”.
“La politica è incaricata di scegliere le strutture di vertice del sistema sanitario regionale, conseguentemente, sarà responsabile di mancate o ritardate rimozioni delle predette figure apicali nei casi di palese incapacità di gestione delle stesse. Siamo stati eletti per risolvere i problemi dei cittadini, non per lasciarli non risolti, o addirittura moltiplicarli” – conclude Pullara.