Centro direzionale della Regione. Di Paola (M5S): “Lo stop al progetto conferma nostre ragioni”

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“Lo stop all’iter progettuale e di conseguenza alla realizzazione del mega centro direzionale che la Regione Siciliana voleva costruire a Palermo conferma che avevamo ragione. Peccato che a far cambiare idea alla Regione siano stati gli articoli di stampa derivanti anche dalle nostre denunce così come l’inchiesta di Striscia la Notizia. I siciliani hanno altre priorità”. A dichiararlo è il deputato regionale del Movimento 5 Stelle Nuccio Di Paola a proposito dello stop all’iter progettuale del centro direzionale fortemente voluto dal presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci.
“Sulla questione – spiega Di Paola – abbiamo depositato decine di atti parlamentari in cui abbiamo messo nero su bianco le molteplici incongruenze di un progetto assolutamente sproporzionato alle reali esigenze dell’amministrazione regionale. Si tratta di  un progetto faraonico dal punto di vista dei costi, anacronistico alla luce della pandemia e dello sviluppo dello smart working e con un impatto devastante sul territorio. A tal proposito infatti l’assessore Falcone, rispondendo ad una nostra interrogazione ha ammesso che il progetto  non presenta ancora un piano del traffico. Praticamente una follia se si considera che la costruzione di un unico e grande hub sarebbe un attrattore di traffico e persone nell’area urbana di Palermo, che come sappiamo è una città che subisce già una forte pressione derivante dal traffico veicolare motorizzato privato e che ha scarsi collegamenti pubblici, in entrata ed uscita, con il resto della regione. Ovviamente c’è poi la questione incompatibilità della Commissione giudicatrice che anche in questo caso abbiamo tradotto in interrogazione ufficiale. Insomma un’opera che parte male già sulla carta e che se vedesse la luce, sarebbe fallimentare dal punto di vista economico e ambientale. Musumeci si intestardisca sulle priorità vere dei siciliani che sono la salute, l’economia, l’occupazione, i collegamenti e la tutela del territorio” – conclude Di Paola.

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